A Roma cresce la tensione tra militanti di destra e di sinistra, dall’ordigno esploso la scorsa settimana davanti al centro sociale La Strada, nel quartiere Garbatella, agli scontri avvenuti ieri sera all’Esquilino. L’ultimo episodio si è verificato a margine della manifestazione a sostegno della causa palestinese partito da piazzale Aldo Moro, davanti all’università La Sapienza, e diretto a largo Corrado Ricci. Il parapiglia si è verificato all’altezza dell’incrocio tra via Giovanni Lanza e via Equizia. Secondo le testimonianze dei militanti di sinistra, gli scontri sarebbero partiti “da una decina di estremisti di destra armati di caschi e coltelli”. Secondo quanto riferiscono invece i militanti di destra, gli attivisti di sinistra avrebbero colpito “un’attività privata individuata come luogo di riferimento di Casapound” prendendo di “mira un bar, danneggiandone le vetrine e minacciando i gestori, aggredendo clienti e tirando bottiglie e fumogeni”.
Secondo quanto accertato finora dalla Questura, intorno alle 22:30 una pattuglia della polizia di Stato è intervenuta, a seguito di segnalazione per una aggressione, all’altezza di largo Brancaccio. Sul posto gli agenti hanno identificato una persona che ha riportato una ferita lacerocontusa alla testa. L’identificato ha dichiarato alla polizia di essere caduta mentre scappava. La persona è stata trasportata al policlinico Umberto I dove è stata refertata con otto giorni di prognosi. Al momento non risulta che sia stata ancora presentata una denuncia, e sulla vicenda sta indagando la Digos.
L’episodio di ieri sera fa seguito all’ordigno esploso nella notte tra giovedì e venerdì della scorsa settimana presso lo storico centro sociale “La Strada”, nel cuore di Garbatella. Il fatto è avvenuto intorno alle 4, quando il quartiere è stato svegliato da un forte botto proveniente da via degli Armatori. Sul posto, all’alba, sono intervenuti gli agenti della polizia scientifica a seguito di una segnalazione e hanno rinvenuto i resti dell’esplosione, e uno striscione che recitava “Di Battista put…na di Hamas”. Secondo quanto ricostruito nell’immediato l’obiettivo di chi ha collocato l’ordigno era aprire la porta blindata di uno degli ingressi del centro. La deflagrazione ha infatti danneggiato la porta e strappato i cartelli attaccati sopra. Una delle possibilità è che l’ordigno sia stato posizionato proprio sulla maniglia della porta e successivamente fatto esplodere. Ma si tratta di ipotesi ancora al vaglio degli investigatori, che stanno ancora indagando per fare luce sull’accaduto.