Roma: La prof Di Cesare ricorda ex Br Balzerani, rettrice Sapienza: “Sconcerto”

Prof. di filosofia teoretica su X (poi rimosso): "La tua rivoluzione è stata anche la mia"

ROMA MARZO 1992 PROCESSO ALLE BRIGATE ROSSE PER IL SEQUESTRO MORO PROCESSO MORO TER STEFANO PETRELLA, BARBARA BALZARANI, SALVATORE RICCIARDI

La rettrice dell’Università La Sapienza di Roma, Antonella Polimeni, in una nota ha espresso “sconcerto per quanto dichiarato sui social media dalla professoressa Donatella Di Cesare in merito alla scomparsa di Barbara Balzerani”, l’ex terrorista delle Brigate rosse morta ieri.

Di Cesare, che alla Sapienza insegna Filosofia teoretica, ed è spesso ospite in programmi tv, ha pubblicato un post su X – poi rimosso – in cui così ricordava l’ex Br: “La tua rivoluzione è stata anche la mia. Le vie diverse non cancellano le idee. Con malinconia un addio alla compagna Luna. #barbarabalzerani”.

“A nome di tutta la Comunità accademica”, prosegue la nota dell’ateneo, Polimeni “ricorda l’altissimo tributo di sangue pagato dall’Università Sapienza nella stagione del terrorismo, conferma la ferma condanna di ogni forma di violenza e prende le distanze da qualsiasi dichiarazione di condivisione o vicinanza a idee, fatti e persone che non rispettano o hanno rispettato le leggi della Repubblica e i principi democratici espressi dalla Costituzione”.

“Il fatto che una professoressa dell’Università La Sapienza, Donatella Di Cesare, inneggi agli ideali perseguiti dalla brigatista Barbara Balzerani, recentemente scomparsa, è qualcosa di estremamente grave – ha dichiarato l’assessore al Personale, alla Sicurezza urbana, alla Polizia locale, agli Enti locali e all’Università della Regione Lazio, Luisa Regimenti. – La Sapienza è l’Università dove insegnavano Aldo Moro, Vittorio Bachelet ed Ezio Tarantelli, vittime della tragica stagione degli anni di piombo. Bene ha fatto la Magnifica Rettrice Antonella Polimeni a prendere le distanze da simili affermazioni. I nostri giovani non hanno bisogno di cattivi maestri per i quali non dovrebbe esserci posto nell’Università italiana. Il terrorismo – ha concluso- è l’antitesi della democrazia perché, come sosteneva Bachelet, è una continua smentita e una quotidiana condanna del modo di pensare e di agire dei terroristi”.

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