È morto Stan Lee, il papà di Spider-Man e di tantissimi altri supereroi della Marvel: aveva 95 anni. Lee stesso ha rappresentato un mito e un eroe per intere generazioni cresciute sfogliando i fumetti da lui disegnati.
Nato a New York nel 1922 da una famiglia di immigrati ebrei di origine rumena, iniziò a lavorare nella Timely Comics, che poi sarebbe diventata la Marvel giovanissimo. È stato il creatore o il co-creatore di alcuni dei supereroi più amati: Spider-Man, gli X-Men, Thor, Iron Man, Black Panther, i Fantastici 4, l’incredibile Hulk, Ant-Man e Daredevil. Lee è morto lunedì mattina al Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles, come ha riferito un familiare all’Hollywood Reporter.
Come moltissimi altri impiegati Marvel, Lee non deteneva i diritti dei personaggi che ha creato. Combatté la seconda Guerra Mondiale dove scrisse manuali e realizzò film insieme a Frank Capra, il premio Pulitzter William Saroyan e Theodor Geisel, alias Dr. Seuss (l’ideatore del Grinch). Nel 1939 pubblicò la sua prima storia con lo pseudonimo di Stan Lee.
Si devono a lui gli anni d’oro e la nascita dell’industria dei fumetti negli anni 60 e nei primi anni 70. Negli anni 60, la Marvel lanciò la maggior parte dei suoi supereroi più amati: i Fantastici 4 (1961), Hulk (1962), Doctor Strange (1963), Spider-Man (1962), Daredevil (1964) e gli X-Men (1963). Trattato con sufficienza dall’alta classe culturale di Manhattan, Lee ricevette la visita di Federico Fellini che voleva discutere con lui del personaggio dell’Uomo Ragno. Per molti il 95enne rappresentava la Marvel e i fumetti stessi, per chi ama le storie dei supereroi Lee è stato molto di più di un padre putativo.
Secondo molti, come riporta anche il NY Times, la Marvel durante gli anni della sua leadership è stata caratterizzata da vendite stellari e da storie e personaggi che hanno permesso al mezzo dei fumetti di crescere- Lanciato dalla sua acerrima rivale DC, che ha ideato Superman e Batman, è stata poi la Marvel a rendere i fumetti e le loro storie immortali.
Gli ultimi anni della sua vita sono stati però tumultuosi, dopo la morte della moglie Joan nel 2017, ha avuto varie cause contro la POW! Entertaiment che lui stesso aveva fondato per poi abbandonare la causa legale. Lee intentò anche una causa contro i suoi ex business manager e ha indetto un ordine di allontamento per l’uomo che gestiva la sua ricchissima fortuna (stimata in 70 milioni di dollari), nel 2018 la polizia di Los Angeles aprì un’inchiesta per abuso.
Grazie ai personaggi co-creati insieme a Jack Kirby e Steve Ditko, Lee riuscì a far diventare la Marvel in un gigante dell’editoria mondiale. Nel 2009 la Disney l’acquisì per 4 miliardi di dollari e i film della franchigia sono fra i più redditizi al mondo.
“Pensavo che quello che facevo non era importante – raccontò in un’intervista al Chicago Tribune – le persone costruiscono ponti e fanno ricerca medica ed eccomi a scrivere storie su personaggi di finzioni che fanno cose folli e straordinarie e indossano costumi, ma penso che il mondo dell’intrattenimento non è facilmente accantonabile”.
Lee lascia una figlia J.C., un fratello più piccolo, Larry Lieber, anche lui artista alla Marvel. Un’altra figlia Jan morì bambina, come Alfred Hitchcock Lee appariva con cameo dei film nell’universo Marvel, l’ultima apparizione è stata durante Venom.