Periferie/Quarticciolo: una Fabbrica del teatro, laboratori artigiani e startup per la rinascita

Il Campidoglio, con la collaborazione della Sapienza e dei comitati di quartiere, investirà fondi europei. Si punta a coinvolgere i 5 mila abitanti delle case Ater.

Una Fabbrica del teatro laboratori artigiani e startup per la rigenerazione urbanistica del Quarticciolo Nei piani del Campidoglio con 5,7 milioni di fondi europei saranno ristrutturati 9 mila metri quadrati entro il 2026. I lavori inizieranno subito, i soldi sono già a disposizione degli uffici del dipartimento di Urbanistica: sono 5,7 milioni, assicurati dal programma di finanziamenti dell’Ue per le periferie. Il progetto nasce da una collaborazione tra l’assessorato all’Urbanistica e il laboratorio Labsu, gestito al Quarticciolo dall’università La Sapienza con i comitati di quartiere.

«Stiamo facendo una mappatura degli spazi inutilizzati nel quartiere e dei progetti non ancora completati. In questo momento è fondamentale agire sul piano dell’occupazione e della formazione ma l’obiettivo più ampio resta quello di uno sviluppo locale integrato urbano, sociale e culturale di tutto il quartiere» dichiara a ‘’La Repubblica’’ l’assessore all’Urbanistica di Roma Capitale, Maurizio Veloccia. 

Si procederà a tappe forzate: entro i prossimi otto mesi il Comune metterà a punto i dettagli tecnici del progetto, entro il 2025 saranno completate la conferenza di servizi, il progetto esecutivo e l’appalto per avviare il cantiere. 14 capannoni più piccoli saranno ristrutturati per ospitare laboratori artigianali e start up con un occhio di riguardo ai progetti proposti dai ragazzi del Quarticciolo e altri quartieri periferici. I due capannoni più grandi serviranno come laboratori di acconciatori e sarti di Salvatore. 

Il progetto “la Fabbrica del teatro”- precisa ‘’La Repubblica –  prevede il recupero degli otto capannoni del Teatro dell’Opera che si trovano tra la via Prenestina e via Pirotta: un’area di oltre 9mila metri quadrati usata in parte come magazzino delle scenografie smontate e inutilizzate del teatro comunale e in parte abbandonata e fatiscente, soprattutto nell’area di via Larici a ridosso della Prenestina. 

In questa area entro il 2026 sorgerà la Fabbrica del teatro: un polo sociale, culturale e imprenditoriale destinato a cambiare radicalmente il volto di un quartiere finora abbandonato a sè stesso e tristemente conosciuto per lo impegnati nella realizzazione dei costumi di scena del Teatro dell’Opera, mentre il capannone che si affaccia sui via dei Lerici, crollato, sarà ricostruito ex novo e destinato alle realizzazione delle scenografie. 

L’ottavo capannone diventerà uno sportello per accogliere e trovare finanziamenti ai progetti di giovani imprenditori intenzionati a sviluppare prototipi o nuovi servizi digitali. Infine sarà realizzato un Fab Lab, un laboratorio dove artigiani digitali potranno produrre in 3D qualsiasi bene come mobili o accessori per la casa. 

L’obiettivo è rilanciare le periferie puntando su nuovi servizi pubblici e sociali senza aggiungere altro cemento. Ma la vera sfida del progetto è coinvolgere gli oltre 5 mila abitanti delle case popolari dell’agenzia regionale Ater, che dovrà completare comunque i lavori di manutenzione ai suoi edifici: al Quarticciolo manca di tutto, dalla luce nei lampioni sulle strade alla cura di alberi e giardini, usati dai pusher per nascondere le dosi di crack da vendere sulle panchine per strada; la polizia ha trovato recentemente la droga nascosta persino in alcune buche scavate nei parchi giochi dei bambini. 

 

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