Gualtieri: Roma e la chitarra le sue passioni

Roberto Gualtieri è il candidato sindaco di Roma del centrosinistra. Alla sua scelta si è addivenuti dopo aver rincorso Nicola Zingaretti, ma il presidente della Regione Lazio ed ex segretario nazionale del Pd ha declinato l’invito a candidarsi. Il suo nome è stato proposto direttamente dal nuovo leader democratico, Enrico Letta, che lo ha sottoposto al giudizio delle primarie del centrosinistra dopo aver fatto ritirare dalla contesa altri eventuali candidati del Pd. E questo soprattutto per evitare una lacerazione tra le correnti del partito che hanno reso quasi impossibile, prima del suo avvento alla segreteria, la gestione del partito sia a livello nazionale che romano.

Biografia

Come Michetti, Gualtieri è romano ed è nato nel 1966, qualche mese più tardi del suo avversario (il 19 luglio). Laureato in Lettere, ha conseguito il dottorato di ricerca in Scienze storiche presso la Scuola superiore di Studi storici di San Marino. Da giovanissimo in politica, prima nella Fgci e poi nel Pci, ha fatto una brillante carriera parlamentare e ministeriale, prima come eurodeputato (la prima elezione risale al 2009), poi come ministro dell’Economia nel governo Conte-bis e deputato.

Con l’avvento di Mario Draghi a Palazzo Chigi ha lasciato il Ministero di via XX Settembre e si è messo a disposizione del nuovo corso lettiano del partito. Come detto, per avere l’investitura ufficiale alla sua candidatura a sindaco, ha dovuto affrontare la prova delle primarie, ma la mancanza di altri esponenti del Pd nella consultazione del centrosinistra ha facilitato la sua vittoria con un ampio consenso raccolto sia nei gazebo cittadini che nel voto on-line.

La politica

Gualtieri, secondo quasi tutti i sondaggi, dovrebbe essere lo sfidante di Michetti al ballottaggio dove potrebbe vincere, ma al momento deve vedersela con Virginia Raggi e Carlo Calenda. Il loro bacino elettorale, infatti, è lo stesso o limitrofo a quello del centrosinistra. L’ex ministro allora si vede in una posizione alquanto delicata. Per battere i suoi avversari deve attaccarli, ma nello stesso tempo deve essere accorto a non provocare i loro sostenitori perché i loro vori potrebbero essere utili nel ballottaggio dove Gualtieri spera di arrivare. Quindi, soprattutto nei riguardi dei cinquestelle, molta attenzione a separare le critiche alla Raggi da ogni eventula riferimento al M5S. In una delle ultime uscite, il candidato del centrosinistra ha detto, tra l’altro, che “sicuramente fare il sindaco di Roma è un impegno molto grande e difficile, perché Roma è ridotta male, ma è una città con potenzialità straordinarie”.

Anche lui pone molta attenzione a quelli che, al momento, sembrano i problemi più grandi che l’amministrazione capitolina deve risolvere, ovvero lo smaltimento dei rifiuti, un’emergenza che va superata d’intesa con la Regione Lazio,  e la congestione del traffico, che richiede soprattutto un miglioramento del trasporto pubblico con una più efficace gestione dell’Atac.

Nato il 19 luglio 1966 a Roma

Dal 7 giugno 2009 al 5 settembre 2019 è stato deputato europeo del Partito Democratico, presiedendo la Commissione per i problemi economici e monetari dal 2014 sino alla sua nomina a ministro.

È stato ministro dell’economia e delle finanze dal 5 settembre 2019 al 13 febbraio 2021 ed è stato eletto deputato il 1º marzo 2020 in occasione delle elezioni suppletive convocate al fine di colmare il seggio lasciato vacante da Paolo Gentiloni dopo la sua nomina a commissario europeo.

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