Cantieri, la storia infinita di Roma. Ma il Comune corre ai ripari

Da quando i romani sono tornati dalle vacanze, la Capitale è tornata ai suo incubi, sotto forma di cantieri aperti mesi fa e mai chiusi, transennamenti a casaccio e chi più ne ha, più ne metta

Traffico. E tanto. Da quando i romani sono tornati dalle vacanze, la Capitale è tornata ai suo incubi, sotto forma di cantieri aperti mesi fa e mai chiusi, transennamenti a casaccio e chi più ne ha, più ne metta. Per qualcuno è l’onda lunga del Giubileo, se non fosse che certi lavori avrebbero dovuto essere finiti a inizio anno, non quando mancano tre mesi al 2026. E poi ci sono le piste ciclabili, la nuova moda del momento. Come quelle in via Panama (Parioli), in via Guido Reni (Flaminio)e in viale Oceano Atlantico (Eur). Oltre agli ingolfi nelle zone dove si stanno costruendo le nuove ciclovie, lunghe code si registrano sulle consolari e sulle vie ad alta densità di circolazione, ma è soprattutto sulla Nomentana che ci sono le maggiori criticità: in alcuni tratti della giornata, soprattutto nelle ore di punta, la fila della auto iniziava da Porta Pia e proseguiva fino al Gra.

La verità è che i cantieri a Roma sono troppi e troppo lenti. Domanda: al Comune se ne sono accorti. Forse sì. La prova potrebbe annidarsi nella convezione per l’uso dei sistemi digitali avanzati per le opere pubbliche, firmata due giorni fa in Campidoglio tra Italferr, società del gruppo Ferrovie dello Stato e Città metropolitana di Roma Capitale. L’accordo riguarda l’adozione e l’implementazione di processi informativi digitali per migliorare la progettazione, realizzazione e gestione delle opere e, attenzione, ottimizzare i tempi, i costi e la sicurezza dei cantieri della Capitale e dei Comuni della provincia. Meno male.

“Questo protocollo ci permette di avvalerci di una tecnologia avanzatissima”, ha spiegato il sindaco di Roma e di Città metropolitana, Roberto Gualtieri. “Una tecnologia del livello più alto che ci consente di digitalizzare e governare tutte le fasi di un’opera, dalla digitalizzazione alla realizzazione. I fattori sono più di uno, governarli e digitalizzarli è molto importante”. La Città metropolitana di Roma, con il supporto di Italferr e quindi del gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, introdurrà quindi metodi e strumenti che vedono l’impiego della digitalizzazione evoluta attraverso Modelli Bim, Information management e piattaforme integrate applicati all’intero ciclo di vita delle opere per consentire a progettisti e imprese di collaborare riducendo tempi, costi e prevenire errori e varianti in corso d’opera.

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