L’Amministrazione capitolina, in fase di predisposizione del Bilancio 2024 ha provveduto, ad aumentare in modo unilaterale tutte le tariffe riguardanti i servizi alle imprese e ai cittadini.
Per pratiche di avvio di impresa, c’è stato un aumento del 16%; stesso rialzo per le tariffe sui mercati coperti. + 10% per quelle riguardanti i mercati plateatici, + 16% per i mercati periodici, +25% per le occupazioni di suolo pubblico.
Sono aumenti insostenibili per per le piccole imprese commerciali ed artigianali di Roma, già costrette a fare i conti con gli aumenti dei costi energetici, degli interessi bancari, con l’inflazione e soprattutto con la concorrenza della grande distribuzione organizzata e degli acquisti on-line, che è facile prevedere condizioneranno una fetta rilevante anche degli acquisti natalizi.
“Le esigenze finanziarie di Roma Capitale non giustificano provvedimenti unilaterali e lineari, senza un confronto con le rappresentanze come avvenuto in passato – sottolinea il presidente Andrea Rotondo – bisogna tener conto delle specificità dei vari settori e soprattutto definire strumenti e strategie per il rafforzamento del sistema produttivo della città, con scelte amministrative che pongano le condizioni per la crescita del sistema delle micro e piccole imprese”.
Rivolgiamo un appello al Sindaco di Roma Capitale per la riapertura del confronto avviato con il “Patto per il Lavoro e lo Sviluppo” interrotto nel Novembre 2022. Il commercio e l’artigianato hanno bisogno di misure strutturali, di scelte strategiche capaci di rilanciare le attività di vicinato non solo per la tenuta economica dei territori urbani ma per bloccare i fenomeni di desertificazione, fonte di degrado ed insicurezza. Ci auguriamo che la Commissione Bilancio, così come accaduto nella Regione Lazio, si apra al confronto con le rappresentanze almeno per condividere gli investimenti per il settore”.
