Benissimo che il Comune di Roma abbia fatto ‘inserire’ la Regione Lazio in un suo appalto per fornire nuovi treni per la Roma-Lido. Ma – e qui sta il nocciolo della questione – è necessario ripensare al ruolo e alle funzioni della linea che collega Piramide con il mare, in totale discontinuità rispetto alle politiche che hanno riguardato la ferrovia negli ultimi decenni. Il Comitato MetroXRoma – punto di riferimento importante per utenti e addetti ai lavori del tpl capitolino – entra a gamba tesa sulla recente notizia che vede la possibilità di aggiungere ulteriori 7 treni ai 36 già contrattualizzati con Hitachi. E lo fa sia con un’accusa importante su com’è stata gestita la linea, sia con una convinzione da cui partire per un serio dibattito sull’argomento: la Roma-Lido è una metropolitana e come tale dev’essere trattata.
“Si tratta dell’ennesima occasione in cui la Roma Lido può avere una continuità del servizio solamente grazie all’integrazione con le metro romane e all’intervento del Comune. La Regione Lazio, ininterrottamente e soprattutto a partire dal 2013, ha una gestione pessima delle ferrovie ex concesse, sia come obiettivi, sia come risultati. Questo è dovuto essenzialmente ad un’idea sbagliata su cosa sia e cosa debba essere la Roma Lido. Mentre la Roma Lido è in tutto e per tutto una metropolitana dal punto di vista tecnico, la si vuole ostinatamente trattare come una ferrovia, sul piano giuridico. La Regione Lazio, grazie all’autonomia concessale dal titolo V della Costituzione, potrebbe decidere oggi stesso di trattare la Roma Lido come metropolitana anche giuridicamente, semplificando notevolmente il quadro normativo e rendendo molto più efficace l’azione amministrativa – spiega il comitato – Si deve pretendere che la Regione Lazio attui gli indirizzi comunali e metropolitani espressi nei PUMS del Comune e della Città Metropolitana e che attui quanto indicato nel Piano Regolatore Generale, approvato dalla stessa Regione, ovvero la “trasformazione” della Roma Lido in metropolitana: la metro E. La Regione può e deve perseguire non una minore bensì una maggiore integrazione tra Metro E e Metro B”.