Non sono passate inosservate le dichiarazioni dell’assessore alla mobilità di Roma Capitale sul futuro della quarta metropolitana romana. In una recente intervista rilasciata a Milano Finanza, Eugenio Patané ha fatto il punto sul progetto della Metro D: in sintesi, spiega Patané, si tratta di un’opera da 10 miliardi, i cui lavori inizieranno non prima del 2028 e che coinvolgerà anche il Governo per la progettazione di fattibilità. In altre interviste, l’assessore alla mobilità aveva ribadito a più riprese l’importanza della Metro D (“spina dorsale della città”) e la grande adesione politica, anche tra schieramenti avversi, sul progetto.
Ai microfoni di Radiocolonna è intervenuto anche Giovanni Zannola, presidente della Commissione Mobilità di Roma Capitale.
“La Linea D della metropolitana rappresenta una delle grandi sfide infrastrutturali per il futuro di Roma. Per questo è estremamente significativo che oggi, si stia delineando una convergenza trasversale tra tutte le forze politiche. La consapevolezza condivisa che investire sulla cura del ferro non è più una scelta, ma una necessità, segna un passo avanti nella visione di città che stiamo costruendo – spiega Zannola a Radiocolonna – Sviluppare una rete metropolitana moderna ed efficiente significa rigenerare i territori, ridurre le disuguaglianze urbane, migliorare la qualità dell’aria e restituire tempo e opportunità ai cittadini. La Linea D non è solo un progetto infrastrutturale: è un’opera strategica che potrà finalmente dare risposte concrete a quartieri oggi meno serviti, creando una Roma più sostenibile, accessibile e coesa.”
Ora sarà importante vedere come si svilupperà l’interazione tra Roma Capitale e Raggruppamento Temporaneo di Imprese, che include Condotte 1880 della Tiberiade Holding (famiglia Mainetti) e Pizzarotti. L’RTI ha vinto la gara per la concessione in project financing della Linea D, aggiudicandosi il diritto prelazione per la progettazione, costruzione e gestione dell’intera linea per i successivi 20 anni.
Secondo il Raggruppamento Temporaneo di Imprese la chiave di volta risiede nell’avvio di un primo lotto da finanziare tramite project financing. L’idea, già sperimentata con la realizzazione della linea C, è quella di dare priorità alla tratta orientale, che nel suo percorso incontra – come detto – la linea B1 presso la stazione Jonio. Una scelta non casuale, spiegano le imprese, che consentirebbe di garantire fin da subito un’interconnessione efficace con il sistema metropolitano esistente, offrendo ai residenti della zona est della città un collegamento diretto con il resto della rete. Secondo i promotori, questa soluzione permetterebbe inoltre al Comune di Roma di guadagnare tempo utile per il reperimento delle risorse economiche necessarie a finanziare le altre tratte previste dal progetto. Non solo: le due imprese si sono dichiarate pronte a sostenere il 50% dell’investimento iniziale attraverso appunto lo strumento del project financing.