NCC tra piazza e scontro politico. Aloisi: dalla Sardegna un avvertimento a Salvini

Il dirigente Anitrav a Radiocolonna: le poche sigle degli NCC che sono rimaste al tavolo del MIT si assumeranno la responsabilità di ciò che accadrà

È una categoria rinvigorita, motivata e dal morale più alto quella uscita dalla manifestazione della scorsa settimana davanti al Ministero dei Trasporti. Già, perché anche se i problemi con l’esecutivo non mancano – così come quelli all’interno del comparto NCC – l’evento di Porta Pia ha riacceso gli animi e dato la consapevolezza che è solo con la mobilitazione totale che i noleggiatori con conducente potranno far valere le proprie istanze. A raccontare (dal suo punto di vista) a Radiocolonna il nuovo stato d’animo della categoria è Giulio Aloisi, dirigente di Anitrav-NCC che traccia un quadro a tutto tondo che include anche le elezioni in Sardegna.

“La scorsa settimana è andata in scena una bellissima manifestazione sotto al ministero guidato da Matteo Salvini, con circa 3000 persone da tutta Italia a fronte di circa 500 previste. Insomma, è stato un grande successo – spiega Aloisi a Radiocolonna – la preoccupazione della categoria è tanta, ma c’è altrettanta consapevolezza che più siamo a mobilitarci e maggiore saranno i risultati che potremmo ottenere”.

Al centro delle preoccupazioni degli NCC c’è in primis quell’introduzione del foglio di servizio elettronico che potrebbe complicare molto il lavoro dei noleggiatori.

“Noi siamo usciti dal tavolo con il ministero perché il tandem Salvini-sindacati dei tassisti ha già le idee chiare su come danneggiare la categoria. Noi diciamo un netto ‘no’ al foglio di servizio elettronico, il cui unico scopo è quello di ingessare ancor di più le imprese NCC a vantaggio dei taxi. Limitando il nostro operato, il tassista lavora di più e la propria licenza acquisisce maggior valore – confida il noleggiatore – le poche sigle degli NCC che sono rimaste al tavolo del MIT si assumeranno la responsabilità di ciò che accadrà. Salvini è partito a testa bassa e non si fermerà di fronte a nulla”.

Aloisi, infine, lancia un monito a Matteo Salvini che si potrebbe riassumere in questi termini: attenzione a sposare la causa di qualche categoria a discapito di altre, perché a forza di fare così perdi i voti.

“La vicinanza di Salvini alla causa dei tassisti ha un solo scopo ottenere i loro voti a livello nazionale, soprattutto a Roma – conclude Aloisi – ma il caso della Sardegna è emblematico e fa capire che l’attuale Governo sta scontentando tante categorie e tanti cittadini. Nel nostro piccolo, in terra sarda abbiamo fatto una campagna contro Salvini e abbiamo contribuito al pessimo risultato della Lega. La sconfitta di Truzzu non sarà merito nostro, ma abbiamo sicuramente dato una mano alla causa”.

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