Produzioni ed efficienza dietro i conti di Cinecittà

Gli studios voluti da Mussolini chiudono il 2023 con utili per 1,3 milioni. Mentre il Pnrr procede spedito

Dalla fabbrica dei sogni alla fabbrica degli utili. Sono lontani gli anni dei bilanci in rosso e della ricerca spasmodica di un rilancio. Cinecittà chiude il 2023 con un margine operativo lordo pari a 3 milioni di euro e un utile netto di 1,3 milioni rispetto agli 1,8 milioni (ante imposte) del 2022, quando però ci fu l’impatto del rimbalzo post pandemia. E così, dopo gli anni bui del Covid, gli studios voluti da Mussolini, tornano a macinare ricavi e margini.

La società guidata da Nicola Maccanico, infatti, si conferma in utile per il secondo anno consecutivo, raggiungendo anche il consolidamento del patrimonio netto e l’incremento del capitale sociale iniziale. I ricavi industriali sono oltre 46 milioni di euro, in crescita del 20% rispetto all’anno precedente, mentre nel triennio della gestione 2021-23, la società raggiunge un totale fatturato da attività industriali di 100 milioni di euro.

E proprio lo stesso Maccanico ha dato la cifra della crescita di questi anni. “Questo risultato è frutto di un’ulteriore significativa crescita dei ricavi che vale ancora di più nell’anno dello sciopero di Hollywood. Cinecittà funziona grazie alle grandi produzioni internazionali e nazionali e può così diventare un volano di crescita stabile per tutto il settore. Ora l’obiettivo è raggiungere vette inesplorate anche rispetto alla propria storia più gloriosa”. Ma che cosa ha trainato i conti della Hollywood sul Tevere?

Nel dettaglio, ecco il fatturato registrato dalle singole aree industriali: area Teatri, Scenografie ed Eventi 40,4 milioni di euro di cui 21,7 milioni relativi all’Art Department e alle Costruzioni Scene, Post-Produzione 3,1 milioni di euro. Ma soprattutto il ritorno delle grandi produzioni internazionali. Già nel 2022, infatti, le attività industriali avevano registrato un fatturato di 39 milioni, più che raddoppiato rispetto al 2021, da ricondursi alla piena occupazione degli spazi (oltre il 75% contro il 31% degli anni precedenti) e al forte incremento delle commesse per servizi di art department e costruzioni sceniche.

Ora nel futuro c’è anche il Pnrr, il cui stato di avanzamento è attualmente in linea con i target europei e nazionali e sono state avviate tutte le attività necessarie al conseguimento dell’ultimo obiettivo europeo, fissato al 30 giugno 2026. A giugno 2023, infatti, sono state assegnate le 9 gare europee collegate ai 5 nuovi teatri e ai 4 da ristrutturare, nei tempi predisposti dalla Commissione Europea. Già raggiunto un importante risultato: il primo teatro (Teatro 7) è stato completato e sta per ospitare le prime produzioni.

© StudioColosseo s.r.l. - studiocolosseo@pec.it
Il Sito è iscritto nel Registro della Stampa del Tribunale di Roma n.10/2014 del 13/02/2014