Regionali Lazio: Zingaretti, “mi dimetto entro 3 settimane”. E spera nel campo largo con Terzo Polo e M5s

"Sono sicuro che se ci fosse domani la possibilità di fare un referendum tra gli elettori di tutte le forze politiche di cui stiamo parlando: 'Volete andare uniti o divisi?', il 90 per cento direbbe uniti", ha detto il presidente della Regione

Neo eletto in Parlamento col Pd, Nicola Zingaretti si dimetterà da presidente della Regione Lazio dopo l’approvazione del Collegato di bilancio in Consiglio regionale, cioè entro due o tre settimane. Mentre il voto anticipato per rinnovare la giunta regionale del Lazio – conferma lo stesso presidente – si svolgerà tra il 18 dicembre e la fine di gennaio.

In un’intervista al quotidiano “Il Messaggero” Zingaretti ha spiegato che “la legislatura regionale” – la cui scadenza naturale sarebbe a marzo del 2023 – “è conclusa. Noi abbiamo approvato il collegato di bilancio in giunta e adesso sta per andare in Consiglio: è molto importante, perché aiuta le famiglie, le imprese e soprattutto promuove una devoluzione dei poteri urbanistici verso Roma che non ha precedenti e che sarà il più potente fattore di sviluppo della città. Questo obiettivo può essere raggiunto in due o tre settimane e subito dopo io mi dimetterò. A quel punto la forbice credibile per le elezioni regionali sarà tra 18 dicembre e fine gennaio. Dopo aver rovinato il ferragosto agli italiani eviterei di rovinare anche il natale, ma non deciderò io: si vota prima o dopo è una decisione che spetterà al Consiglio Regionale”, ha concluso.

Sul fronte politico il Partito democratico – come confermato anche dalla direzione regionale dei dem presieduta dal senatore Bruno Astorre – punta al campo largo contro il centrodestra, presneentadosi alle elezioni in l’alleanza sia con il Terzo polo, di Carlo Calenda e Matteo Renzi, sia con il Movimento 5 stelle di Giuseppe Conte. Senza escludere le liste minori del centrosinistra e quelle civiche. “Non è corretto che io intervenga sull’individuazione della candidatura o del tipo di alleanza”, ha osservato Zingaretti.

“Faccio però una riflessione da presidente di Regione sostenuto da una maggioranza che coincide con l’opposizione al governo Meloni a livello nazionale – ha precisato il presidente del Lazio -. Questa alleanza ha raccolto alle ultime elezioni politiche, il 49,5 per cento dei consensi dei cittadini del Lazio, il centrodestra il 44 per cento. Prima che una scelta politica, credo sia un’opera di buon senso fare di tutto per verificare che chi sta governando il Lazio, sulla base di un programma e sostenendo la mia presidenza, provi a costruire una proposta per questa Regione. Sono sicuro che se ci fosse domani la possibilità di fare un referendum tra gli elettori di tutte le forze politiche di cui stiamo parlando: ‘Volete andare uniti o divisi?’, il 90 per cento direbbe uniti”.

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