Rifiuti: ex Tmb, in via Salaria non ci sarà impianto di trattamento delle terre di spazzamento

"Giusta decisione - ha detto Giovanni Caudo, capogruppo capitolino di Roma Futura - è stata comunicata oggi dall’assessora Sabrina Alfonsi durante la Commissione Ambiente"

Vigili del fuoco nel Tmb di via Salaria nel dicembre 2018

L’impianto per il trattamento di 30 mila tonnellate delle terre di spazzamento raccolte da Ama non andrà nell’area dell’ex Tmb Salario a Roma. Lo ha annunciato l’assessora ai Rifiuti di Roma, Sabrina Alfonsi, nel corso di una audizione alla commissione capitolina Ambiente presieduta da Giammarco Palmieri del Pd, sulla mozione approvata dal consiglio comunale nei mesi scorsi e che ha impegnato la giunta a non realizzare, nell’area dell’ex Tmb Salario, un impianto per il trattamento delle terre di spazzamento.

“Non pensiamo mai di fare impianti utilizzando deroghe ambientali” e “la Regione Lazio ha risposto che bisogna andare ad assoggettabilità – ha detto -. Gli impianti nuovi hanno regole diverse dai revamping. Era su quello che facevamo le verifiche. Dopo tutte le verifiche fatte, la scelta – ha sottolineato Alfonsi – è stata di delocalizzare questo impianto in un altro sito, mantenendo però l’importanza di questo impianto che è fondamentale, dalle terre di spazzamento recuperiamo ferro, metalli e ghiaia utili anche per la ricostruzione della città”.

Alfonsi ha ricordato che la portata da 30 mila tonnellate è pari a un terzo della necessità totale della città. “L’impianto si farà, abbiamo già avviato i confronti per una nuova localizzazione”, ha sottolineato. “Ci sarà una comunicazione ufficiale di Ama alla Società Giubileo perché Ama non intende perdere questi fondi e negli stessi tempi realizzerà l’impianto in un altro sito cittadino”, ha concluso.

“Una decisione giusta – ha detto Giovanni Caudo, capogruppo capitolino di Roma Futura – frutto delle riflessioni e approfondimenti svolti nella Commissione istruttoria istituita con la mozione che ho presentato insieme a tutta la maggioranza nel novembre scorso (n. 124 del 21/11/2023) e composta da Ama, assessora Ambiente, Municipio III, presidente Commissione ambiente e osservatorio No Tmb con il compito di fare una disamina puntuale della proposta di localizzare lì l’impianto di trattamento delle terre di spazzamento. Eravamo convinti che quella decisione era un errore e che fosse necessario ragionarci per esaminare tutte le questioni in gioco, da quella ambientale e urbanistica, ma anche sociale e politica che attiene alla storia di tanti cittadini e cittadine riuniti fin dal 2018 nell’Osservatorio No Tmb. Ora si è definitivamente sancito che quell’area non è idonea per il trattamento dei rifiuti. Siamo per gli impianti e per l’economia circolare e sosteniamo le scelte dell’amministrazione tanto più oggi che ha compreso l’errore che si stava compiendo. No agli impianti di trattamento rifiuti nell’area dell’ex Tmb, ora si apre la concreta prospettiva di una reale progettualità, che trasformi quell’area in coerenza con il contesto in cui si colloca, intanto dando uno spazio per attrezzature pubbliche al quartiere, e l’opzione tra i diversi possibili usi, direzionale, spazi per le 3R riciclo, riparazione e riuso, e servizi per i dipendenti di Ama, ha concluso Caudo.

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