Roma, NCC contro Patanè: dare autorizzazione romana a chi lavora nella Capitale

Aloisi (Anitrav-NCC) a Radiocolonna: i noleggiatori hanno salvato il tpl non di linea dall’assenza cronica di taxi

“A Roma ci sono 4-5mila Ncc che entrano in Ztl quotidianamente, ma abbiamo meno di mille autorizzazioni: è evidente che il resto proviene da altre città e noi questo gap lo dobbiamo colmare. La legge dice che devono rientrare a rimessa ma conosciamo tutti il fenomeno. Mi sembra paradossale prendere una licenza a Canicattì per lavorare a Roma, su questo dobbiamo intervenire”. È condensata in questa poche righe la doccia fredda piovuta sugli NCC di Roma e del Lazio. Una doccia gelida che ha colto molti noleggiatori di sorpresa e che è arrivata da chi – come l’assessore alla mobilità di Roma Capitale Eugenio Patané – era stato elogiato dagli NCC proprio per le regole che dovrebbero entrare in vigore per il reparto taxi di Roma.

Tra i più perplessi verso l’unita dell’esponente dem durante una Commissione trasparenza della scorsa settimana è Giulio Aloisi, dirigente di Anitrav-NCC, che a Radiocolonna lancia un messaggio non equivocabile: gli NCC andrebbero premiati, non puniti.

“Il Comune di Roma e I’assessore Patanè dovrebbero ringraziare gli imprenditori romani che nonostante I’immobilismo del Comune si sono organizzati con autorizzazioni, regolari, di altri comuni per dare una risposta alla mobilità romana – spiega Aloisi – Siamo sotto elezioni e con lo sciopero taxi di oggi, purtroppo, gli NCC  sono trattati come una pedina di scambio”.

Viceversa, secondo Aloisi andrebbe valorizzato chi fa impresa e crea posti di lavoro.

“Gli NCC hanno dato una risposta importante alla mobilità romana, supplendo alla carenza cronica di taxi. Dirò di più, ai noleggiatori che hanno preso l’autorizzazione fuori dal comune andrebbe data una medaglia, ovvero un’autorizzazione di Roma a chi lavora con l’autorizzazione di un altro comune. Ovviamente si tratta di imprese, non di beneficenza, ma è uno di quei casi in cui l’iniziativa imprenditoriale va a favore della collettività”.

Il dirigente di Anitrax, infine, cita un esempio per dimostrare come – a suo avviso – il sistema di rilascio dei titoli autorizzativi NCC sia barocco e poco funzionale.

“A Borgo Egnazia, in Puglia, non si trovano NCC che possano accogliere e trasportare gli ospiti di un evento importante e prestigioso come il G7. Il Ministero degli Esteri è in una difficoltà enorme e non sa cosa fare – conclude Aloisi – e come questo, tanti altri eventi in cui i noleggiatori non riescono a coprire la domanda enorme di servizi da fare. Ma qui si pensa ai controlli delle autorizzazioni rilasciate da altri comuni. Una cosa assolutamente ridicola”.

 

© StudioColosseo s.r.l. - studiocolosseo@pec.it
Il Sito è iscritto nel Registro della Stampa del Tribunale di Roma n.10/2014 del 13/02/2014