C’erano tempi in cui sulle metropolitane di Roma, nelle ore di punta, circolavano ben 11 treni in più rispetto ad oggi. E non parliamo di ere geologiche fa, né di un capitolo di una saga fantasy ma del 2013, nella Roma guidata da Ignazio Marino. A scoprire il dato (notevolissimo) è il Comitato MetroXRoma, attento osservatore delle vicissitudini della mobilità ‘su ferro’ della Capitale.
“Mettendo a confronto la carta dei servizi di trasporto delle metro del 2013 e quella del 2025, la situazione è impietosa. In termini di servizio erogato si sono perse tra A e B 11 corse in ora di punta. Sembra poco, ma in termini di capacità è come se domani a Milano sparisse tutta la linea M5. Questo è dovuto alla perdurante scarsa disponibilità del materiale rotabile. Insomma: mancano i treni – spiega il comitato – Le cause di tutto questo probabilmente sono da ricercare nel vuoto seguito alla chiusura delle Officine Grandi Revisioni, la società costituita da Met.Ro., poi ATAC, nel 2006, per gestire le attività di manutenzione dei rotabili, chiusa definitivamente nel 2014, senza un reale subentro di un altro soggetto formalmente incaricato fino al 2019. Per evitare che il disastro si ripeta nel futuro, è fondamentale che le attività di revisione generale non siano più finanziate con provvedimenti spot, ma che siano parte integrante del contratto di servizio”.
Nate nel 2006 per volontà della società Met.Ro. S.p.A., le Officine Grandi Revisioni (OGR) di Roma hanno rappresentato per quasi un decennio il cuore della manutenzione straordinaria del trasporto su ferro della Capitale. Il loro compito era, in estrema sintesi, revisionare e riqualificare i convogli della metropolitana e delle ferrovie locali. Il progetto, ambizioso, si è tradotto nella creazione di una controllata ad hoc — Officine Grandi Revisioni S.r.l. — incaricata di occuparsi internamente delle lavorazioni più complesse, senza ricorrere a soggetti esterni. Nel 2010, con l’incorporazione di Met.Ro. all’interno di ATAC, le officine sono entrate a far parte del sistema integrato del trasporto romano. Un processo culminato nel 2014, quando OGR fu completamente assorbita dalla municipalizzata. Nonostante l’importanza strategica e le competenze delle maestranze, la società ha cessato ufficialmente la sua attività negli anni successivi, pur senza clamore mediatico. Il nome resta nei documenti, ma le sue funzioni sono state internalizzate da ATAC.