Roma, slitta l’apertura di Colosseo-Metro C: ragioni, ipotesi e reazioni

Gualtieri per il taglio del nastro attenderà Salvini, tradendo la data originaria. Garbo istituzionale o c’è dell’altro?

Si è esposto Eugenio Patané, assessore alla mobilità di Roma Capitale, sull’apertura delle stazioni di Porta Metronia e Colosseo della Metro C. Quando? Apriranno il 13 dicembre 2025, aveva dichiarato solo qualche settimana fa Patané a Romatoday. Prima di lui, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri – nel suo quarto Rapporto alla Città – aveva ribadito un concetto diverso nella forma ma analogo nei contenuti: l’8 dicembre ci sarebbe stata l’inaugurazione e il 13 dicembre l’apertura al pubblico.

Nonostante i due principali punti di riferimento della mobilità a Roma si siano esposti in modo inequivocabile, nella giornata di ieri è emerso che no, le stazioni di Porta Metronia e di Colosseo non apriranno il 13 ma il 16 dicembre. Un ritardo minimo, che non avrebbe mai causato polemiche se non fossero state rese note le reali motivazioni della dilazione: far tagliare il nastro contemporaneamente al sindaco di Roma, al ministro della cultura Alessandro Giuli e al suo omologo dei trasporti Matteo Salvini.

In un’era in cui l’antipolitica non è passata di moda, la notizia della procrastinazione e, soprattutto, le sue motivazioni hanno fatto infuriare tantissimi romani che hanno sfogato in rete la propria rabbia e frustrazione.

Tra meme, sfoghi e considerazioni amare, in tanti si chiedono quale sarà la sorte delle fermate successive. In primis Piazza Venezia.

Ma dietro ad un rinvio con motivazioni che danneggiano soprattutto l’immagine di Roberto Gualtieri, che viceversa potrebbe trarre linfa politica da inaugurazioni attese e di grande importanza, potrebbe esserci dell’altro. E non si tratta di semplice garbo istituzionale ma della grande partita che lega la mobilità di Roma ai finanziamenti governativi. C’è il “Fondo unico per il potenziamento delle reti metropolitane e del trasporto rapido di massa”, istituito per decreto a giugno di quest’anno, che sarà essere decisivo per le sorti di alcune opere di mobilità ‘su ferro’ della Capitale, in primis la Termini-Tor Vergata. Quindi l’inaugurazione congiunta Gualtieri-Salvini potrebbe essere un momento di confronto tra due rivali politici uniti dalla grande partita dei finanziamenti statali per le metropolitane nazionali

 

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