Roma: via libera al tram da Termini al Vaticano, la Soprintendenza di Stato dà ragione al Campidoglio

La motivazione: "Via Nazionale, nel tratto urbano tra Rione Monti e Castro Pretorio è un'area urbanizzata già dal 1873 quando fu designata a essere via di collegamento tra la stazione Termini e il Tevere"

Via libera ai lavori per realizzare la tranvia Termini-Vaticano-Aurelio su via Nazionale. La Soprintendenza di Stato ai beni archeologici, che fa capo al ministero della Cultura, ha dato l’ok perché “non si ravvisano elementi che inficiano i precedenti pareri e atti autorizzativi, con le relative prescrizioni”.

La nota è stata trasmessa al Comune di Roma, alla Regione Lazio e alla commissaria straordinaria di governo Maria Lucia Conti. Nel dare il via libera la della Soprintendenza rileva che via Nazionale – nel tratto urbano tra Rione Monti e Castro Pretorio, precisamente nello spazio compreso tra piazza della Repubblica e Largo Magnanapoli – pur essendo realizzata sul tracciato del “Vicus Longus”, è un’area urbanizzata già dal 1873 quando fu designata a essere via di collegamento tra la stazione Termini e il Tevere: intervento poi sviluppato nel 1886 e che ha permesso un più veloce passaggio da Termini al quartiere fortemente urbanizzato di Porta Castello.

Per questi motivi la Soprintendenza ha accolto le controdeduzioni del Campidoglio alla richiesta sollevata di tutela archeologica dell’area al fine di interdire i cantieri e la realizzazione del tracciato della tranvia e afferma che “lo spazio aperto urbano, denominato via Nazionale, non inficia i precedenti pareri e atti autorizzativi, con relative prescrizioni, già espressi dalla Soprintendenza speciale di Roma e richiamati dall’amministrazione comunale”.

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