Tanti dubbi, poche certezze, per questo ritorno al lavoro dopo l’estate 2024 per i pendolari della Roma-Civita Castellana-Viterbo. La certezza è l’esigenza di un incontro urgente con la Regione Lazio, gestore della linea e principale interlocutore istituzionale del Comitato pendolari Ferrovia Roma Nord. Il combattivo gruppo di pendolari guidato da Fabrizio Bonanni racconta a Radiocolonna i timori presenti e futuri che vivono gli utenti. E che si snodano su tante direttrici: scioperi, orari, Giubileo e lavori sulla linea.
“Il nuovo orario invernale ricalca quello vecchio, con 182 corse urbane e 38 urbane, oltre alle navette integrative studiate per gli studenti. Ma se non c’è un cambio di rotta strutturale sulla Roma-Viterbo, non ci sono orari invernali che tengano – è lo sfogo di Bonanni a Radiocolonna – Un esempio spiega bene a cosa mi riferisco: qualche giorno fa, durante lo sciopero dei trasporti, la stazione è rimasta chiusa ma già nella cosiddetta fascia di garanzia ci sono state corse soppresse dalle 6,00 alle 7,30 di mattina. Dopo dalle 8,15 c’è stato lo stop causato dallo sciopero. Insomma, non un bel periodo”.
I dubbi di Bonanni però vanno anche oltre la stretta attualità e si proiettano sull’impatto che avrà sulla linea l’evento clou del 2025: Il Giubileo.
“Il 24 dicembre inizia l’Anno Santo, un evento che avrà ripercussioni importanti sul tpl romano e laziale. Al momento non si sa cosa accadrà sulla linea nei prossimi anni e stiamo provando a sensibilizzare i sindaci dei comuni toccati dalla ferrovia, Astral, Cotral e Regione Lazio su lavori di ammodernamento che o si fanno adesso, o non si faranno più – conclude il presidente dei pendolari della Roma-Civita Castellana-Viterbo – se inizieranno i lavori di raddoppio della linea da Riano e Morlupo, gli orari invernali lasciano il tempo che trovano e sarà importante capire quanti treni passeranno nella parte extraurbana e quanti solo in quella urbana. Si vive un po’ alla giornata, per questo abbiamo in programma un incontro con la Regione Lazio dopo l’inizio delle scuole per capire le prospettive della ferrovia nel 2025 e nel 2026”.