Roma-Viterbo, tutti i fronti aperti dai pendolari: massima attenzione al futuro di Montebello

Fabrizio Bonanni (comitato pendolari) a Radiocolonna: serve un incontro con Astral, Cotral e Regione Lazio

C’è il tema dei ritardi, quello delle soppressioni, la sicurezza nelle stazioni fino ad arrivare ad un contenzioso legale in atto con il precedente gestore della linea, ovvero Atac. Sono solo alcuni dei punti sui quali si stanno concentrando gli sforzi dei pendolari della Roma-Civita Castellana-Viterbo, la storica ferrovia che collega la Capitale con la Tuscia da anni al centro di polemiche tra l’utenza, i gestori e le istituzioni.

“In questo maggio 2024, ai problemi consueti si aggiungono questioni che vanno monitorate con grande attenzione – confida a Radiocolonna Fabrizio Bonanni, presidente del Comitato Ferrovia Roma Nord – i ritardi e le soppressioni mettono in difficoltà tutta l’utenza, soprattutto gli studenti che la mattina faticano ad arrivare a scuola in orario. Il problema è infrastrutturale ma anche legato alla situazione dei treni: si pensi che, ad oggi, abbiamo 3 vetture ferme per manutenzione, 2 delle quali da diverso tempo. Qualche settimana fa siamo andati in tribunale per una vecchia causa che avevamo intentato contro Atac sul rispetto delle prescrizioni in era Covid. Il GIP si deve ancora esprimere e tra qualche mese scopriremo se la nostra richiesta verrà archiviata o se, viceversa, ci sarà un supplemento d’indagine. Ci auguriamo questa seconda possibilità sia per la volontà di ottenere giustizia, sia per creare un precedente che possa aiutare anche comitati pendolari attivi su altre ferrovie italiane”.

I problemi della Roma-Civita Castellana-Viterbo spesso sono molto specifici e localizzati su alcune stazioni che (più di altre) presentano problematiche peculiari su cui il comitato intende ottenere risposte.

“Le stazioni che nel presente e in prospettiva futura ci preoccupano sono quelle di Sacrofano e di Montebello – prosegue il comitato a Radiocolonna – nello specifico, a Sacrofano stiamo supportando il Comitato Cittadino di Malborghetto per chiedere la riapertura di un passaggio pedonale in Via Barlassina, che dà accesso alla stazione. A chi non conosce il contesto potrebbe sembrare una questione minore, quasi irrilevante, ma non lo è, visto che adesso per accedere alla stazione gli utenti sono costretti a camminare sulla Via Flaminia con non indifferenti problemi di sicurezza”.

Poi c’è la questione cruciale di Montebello e la necessità di un’interazione costante con Cotral, Astral e Regione Lazio.

“Ls situazione che si potrebbe configurare a Montebello ci preoccupa molto – spiega Bonanni – a fine anno dovrebbero iniziare i lavori di ammodernamento e c’è tanta incertezza sulle chiusure e sui disagi. Se dovesse chiudere la tratta extraurbana, un numero enorme di persone si ritroverebbe ad affollare il nuovo capolinea di Montebello con conseguenze imprevedibili, perché ad oggi Montebello non è attrezzata per ospitare un gran numero di utenti. Infine stiamo cercando di organizzare un incontro con Regione Lazio, Astral e Cotral per capire con l’assessore Ghera le risposte alla grande petizione che abbiamo organizzato nei mesi scorsi e per dare una risposta ai tanti bisogni della linea”.

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