Roma-Viterbo, i pendolari: preoccupati per la sicurezza stradale della Flaminia

Il presidente del comitato pendolari a Radiocolonna: c’è una generazione di studenti penalizzata dall’inefficienza della linea

C’è il tema della sicurezza della stazione, gli ormai celebri guasti tecnici della linea ma quello degli studenti penalizzati dai disservizi della linea. È un comitato pendolari a tutto campo quello che, a Radiocolonna, racconta lo stato dell’arte della Roma – Civita Castellana – Viterbo e le preoccupazioni dei suoi utenti.

A spiegarle è Fabrizio Bonanni, combattivo presidente del comitato, intenzionato a non indietreggiare neanche di un millimetro nelle richieste che i pendolari hanno avanzato al gestore della linea e alla Regione Lazio.

“Bisogna essere chiari: sia con Cotral che con Astral i rapporti stanno ai minimi termini, sebbene continuino le interlocuzioni. I lavori infrastrutturali non partono, né quelli del raddoppio, né quelli che dovrebbero predisporlo. I nuovi treni per il momento non sono in vista: parliamo di quelli previsti per il Giubileo, quindi ipoteticamente in arrivo entro il 2025. Attualmente sembrerebbe che Cotral abbia affittato due treni del 2008 dalla Puglia per ovviare ai problemi della Roma-Viterbo – racconta Bonanni a Radiocolonna – Per il resto la cronaca è sempre, tristemente, la stessa: venti, trenta, quaranta corse soppresse ogni giorno, ritardi costanti soprattutto sulla parte extraurbana, che a mio avviso si trova abbandonata a se stessa”.

Ma le novità, in questo febbraio del 2023, riguardano purtroppo il tema della sicurezza, legato a episodi tragici di persone che hanno perso la vita.

“A novembre e la scorsa settimana ci sono state due vittime della strada sulla Flaminia, una strada scarsamente illuminata e ormai pericolosissima. I pendolari spesso mettono a repentaglio la propria incolumità ed è inaccettabile che persone che vanno a prendere il treno rimangano investiti dalle auto. Come comitato abbiamo chiesto di realizzare un camminamento protetto a Riano, abbiamo visto sia Anas che il Comune di Riano ma siamo ancora alle ipotesi. A Codette e a Quartarella, piccoli centri urbani di Riano, chi prende il treno cammina pericolosamente sulla Flaminia o, ancora peggio, cammina direttamente sui binari”.

Bonanni, poi, conclude citando numeri da brividi.

“L’anno scorso abbiamo terminato il 2022 con oltre 9000 corse soppresse. Per il momento, tra gennaio e febbraio, stiamo già a 500 corse saltate senza contare i ritardi innumerevoli. Un mio pensiero vorrei destinarlo infine ai tanti ragazzi che ogni giorno vanno a scuola tramite la Roma-Viterbo. Mettetevi nei panni di studenti giovani e giovanissimi che non possono scegliere la scuola che più si confà ai propri interessi e ambizioni per colpa dei disservizi ferroviari. È giusto tutto questo?”.

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