Roma-Viterbo, crollano le timbrature dei biglietti. Il comitato: servono misure emergenziali

Il nodo della tratta extraurbana. I pendolari a Radiocolonna: Montebello ci preoccupa molto

Prima una richiesta di accesso agli atti, poi l’amara sorpresa per i pendolari della Roma-Civita Castellana-Viterbo: si timbrano molti meno biglietti e abbonamenti rispetto al passato. A raccontarlo a Radiocolonna è l‘instancabile Comitato pendolari Ferrovia Roma Nord guidato da Fabrizio Bonanni, attivissimo nella denuncia dei problemi della linea e nella promozione di una ferrovia storica e strategica per il quadrante a nord della Capitale. A dare i numeri e le proporzioni del crollo delle timbrature è la stessa Atac, non più gestore della tratta da anni (ora ci sono, come noto, Astral e Cotral) ma tutt’ora dominus della bigliettazione dell’ex concessa. In sintesi: nel 2023

la tratta urbana ha registrato il 40% in meno di utenti che hanno preso il treno rispetto al 2019 ed il 5% in meno rispetto al 2022. Ma i veri dolori riguardano la tratta extraurbana, che ha registrato il 90,6% in meno sempre rispetto al 2019 ed il 59,8% in meno rispetto al 2022:

Perché questo crollo? Secondo il comitato pendolari, la ragione principale risiederebbe nella riduzione delle corse in treno tra Viterbo e Sacrofano a vantaggio di quelle sostituite dai bus. Chi vede questi numeri senza conoscere in maniera approfondita la ferrovia potrebbe immaginare la marginalità della ferrovia, mentre – sostiene con forza il comitato – oggi più che mai servirebbe una ferrovia Roma-Viterbo più efficiente e in salute che mai.

“I dati che abbiamo ricevuto da Atac tramite accesso agli atti sono incontrovertibili e drammatici – racconta Bonanni a Radiocolonna – purtroppo c’è un abbandono della parte extraurbana della linea da parte dell’utenza che, viceversa, preferisce affidarsi all’auto privata. Un esempio plastico è Montebello (confine della parte urbana ndr), una stazione piccola, incapace di assorbire tutta l’utenza che si riversa ai treni e che affolla di macchine il parcheggio”.

A spaventare l’utenza sono i lavori sulla tratta extraurbana, previsti per fine anno, che dovrebbero rendere Montebello uno scalo per tantissimi utenti.

“Immaginate di andare a Montebello ogni mattina senza trovare parcheggio, sia per persone che lavorano che per genitori che portano i figli in stazione per poi andare a scuola. Molti preferiranno prendere direttamente l’auto, evitando la ferrovia e contribuendo al traffico su strada – prosegue Bonanni – come comitato siamo in attesa di capire come Astral e Regione Lazio si muoveranno per via della chiusura della parte extraurbana e dell’imminente Giubileo. Bisogna fare presto, se necessario anche con misure emergenziali senza aspettare le lungaggini di bandi e gare”.

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