Si riapre il dibattito sulla trasformazione della Roma-Viterbo nella Metro F

Un progetto ambizioso che si scontra con una quotidianità fatta di disagi e soppressioni

Metro D, metro E, fino ad arrivare alla Linea F.  Al lettore potrà sembrare curioso il proliferare di lettere nuove in relazione a progetti sulla mobilità ‘su ferro’ della Capitale. Anche perché – si potrebbe correttamente obiettare – si fa una gran fatica ad aprire pezzetti della Linea C, com’è possibile immaginare addirittura di arrivare alla “F”?

Eppure queste lettere non sono messe lì a caso, ma corrispondono a progetti di mobilità ambiziosi che puntano a migliorare infrastrutture esistenti o a crearne nuove.

Una di queste è la Metro F, un’idea contemplata nel PUMS di Roma Capitale che si propone di creare un servizio metropolitano nella tratta urbana della Roma-Civitacastellana-Viterbo, tra le stazioni di Flaminio e Montebello. A rilanciare la proposta è il Comitato MetroXRoma, che prende spunto dalla recente revisione di un treno della tratta per ribadire l’importanza – anche concettuale – di abbandonare il concetto di ‘treno’ e di abbracciare quello di ‘metropolitana’.

“È una contraddizione tutta romana: avere già in casa una potenziale linea metropolitana e continuare a trattarla come un ‘trenino’, termine che suona sempre più dispregiativo. A Napoli si considera stabilmente una metropolitana quello che è un passante ferroviario senza neanche le banchine a raso, un passante che è letteralmente la prosecuzione di alcune FL di Roma. Il caso più emblematico di questa assurda disparità di trattamento è la Roma-Lido – spiega il comitato – Oltre a Napoli, che è un caso limite, molti esempi in Europa dimostrano che questo l’approccio metropolitano funziona. A Barcellona la linea L6 nasce da una ferrovia suburbana trasformata in metro leggera; a Parigi, la RER A è al tempo stesso suburbana e urbana, integrata in modo naturale nella rete metropolitana. Roma potrebbe fare lo stesso, senza inventarsi nulla di nuovo, ma con la determinazione di chi vuole rendere più efficiente ciò che già ha”.

Questi scenari, tuttavia, possono sembrare grotteschi per chi prende quotidianamente al Roma-Viterbo. Come ha riportato qualche giorno fa il Comitato pendolari Ferrovia Roma Nord, ottobre 2025 è stato un mese durissimo per gli utenti della ferrovia, con circa mille corse soppresse su circa 4000 erogate, pari quasi a un 25% di soppressioni.

Sottotitolo: va bene sognare e va bene la Metro F, ma a queste condizioni è davvero dura.

 

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