Sito scorie nucleari a Viterbo: la giunta Rocca dice no

La Regione Lazio si costituirà parte civile davanti al Tar del Lazio per l'annullamento della Carta nazionale delle aree idonee (Cnai) pubblicata dal ministero dell’Ambiente

La giunta Rocca dice no a un sito di scorie nucleari nella provincia di Viterbo. Si tratta di una della zone individuate dalla Carta nazionale delle aree idonee (Cnai), pubblicata dal ministero dell’Ambiente il 13 dicembre 2023. La Regione Lazio ha deciso di costituirsi parte civile davanti al Tar del Lazio per annullare la Cnai.

La decisione, spiegano dalla Regione, è stata prese anche perché  non sono stati resi noti  gli estremi e i contenuti del parere dell’Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radio protezione, né le valutazioni istruttorie svolte dal ministero dell’Ambiente. “Ribadisco la forte contrarietà dell’amministrazione regionale a ospitare depositi di scorie nucleari. Le priorità del Lazio sono la tutela ambientale e la difesa di peculiarità uniche delle diverse province. La costituzione come parte civile è un atto necessario a garantire la difesa della Tuscia e la prosecuzione del percorso di valorizzazione dei nostri territori”, ha detto il presidente Francesco Rocca.

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