Quello di Tor Bella Monaca “è forse il più grande cantiere d’Europa di rigenerazione urbana”. Lo ha detto stamattina il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, durante un sopralluogo in via dell’Archeologia.
“Abbiamo visto – ha spiegato – i ponteggi della parte in cui è iniziata sia la riqualificazione sia il riassetto urbanistico dell’intero edificio del comparto R5, che verrà cambiato per renderlo più moderno e confortevole, con gli ingressi spostati verso l’esterno, una grande piazza e i piani terra che diventeranno luoghi per ospitare servizi per i cittadini, luoghi di partecipazione. C’è già il cantiere, è un gigantesco edificio da 4500 persone in cui finalmente sta tornando la legalità, la condivisione di un processo di riqualificazione e rigenerazione urbana, è forse il più grande cantiere d’Europa di rigenerazione urbana. Un’operazione impegnativa ma di cui siamo soddisfatti”, ha concluso.
Nel comparto R5 di Tor Bella Monaca “abbiamo liberato la città sotterranea, che è la base per poter riqualificare tutto”, ha detto il sindaco, ricordando le 600 cantine sgomberate durante l’intervento della polizia di mercoledì scorso.
“C’è stata grande difficoltà per riportare la legalità in quella che possiamo chiamare la città sotterranea – ha spiegato Gualtieri -. Sotto i palazzi, dove ci sarebbero dovuti essere semplici posti auto, è cresciuta una città sotterranea con vari tipi di cose da un semplice deposito, una cantina fatta dai residenti, ad appartamenti abusivi, laboratori dove venivano smontati veicoli rubati, laboratori di raffineria di droga. È stato fatto un intervento importante di liberazione di queste cantine. È stato fatto in gran parte con la collaborazione spontanea dei cittadini, che hanno partecipato a un processo condiviso di riqualificazione, anche con il supporto delle forze dell’ordine che sono un presidio fondamentale. Qui alla maggior parte dei cittadini onesti si mescola la presenza molto radicata della criminalità. Abbiamo liberato la città sotterranea, che è la base per poter riqualificare tutto, perché non si possono mettere i ponteggi. Abbiamo quindi visto sia le cantine con i muri abusivi, le grate, sgomberate dalle forze dell’ordine che quelle liberate spontaneamente dai cittadini”, ha concluso.