Due nuovi accessi su strada, saranno tre per il 2026, bar e spazi culturali, bagni aperti al pubblico: rinasce così Villa Aldobrandini, a pochi passi dal Quirinale, in vista del Giubileo del 2025 e alla quale a oggi si accede esclusivamente da via Mazzarino. È partita la prima tranche dei lavori da 2,7 milioni di euro, sugli 8 totali stanziati dal Comune di Roma. I cantieri sono cominciati lo scorso 11 aprile e interesseranno la riqualificazione del verde e delle alberature nel giardino, il recupero del padiglione all’angolo tra via Nazionale e Largo Magnanapoli. Sarà realizzata una coffee house e un ascensore di collegamento con il giardino. Sarà restaurata la loggia cinquecentesca di accesso originario alla villa con una sistemazione museale e il recupero della cordonata.
Per tutto il mese di agosto la villa sarà completamente chiusa per consentire il termine dei lavori entro dicembre prossimo. I cantieri poi riprenderanno a termine del Giubileo, nel 2026, con il secondo stralcio di lavori da 5,6 milioni di euro. Sarà così riaperto il portone su via Nazionale, sarà restaurata la scala e sarà realizzato un nuovo ascensore. Inoltre sarà recuperato il padiglione, all’angolo tra via Nazionale e via Mazzarino dove sarà realizzata un’aula studio e saranno ultimati il restauro della vegetazione e l’installazione dell’illuminazione degli scavi archeologici. “È uno dei cantieri più importanti in corso”, ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri oggi in occasione di un sopralluogo. “Stiamo riqualificando un gioiello architettonico realizzato quando gli Aldobrandini sono diventati papi e che quindi è stato importantissimo nella storia di Roma”.
“I fondi provengono dal bilancio comunale ma il cronoprogramma prevede comunque il termine dei lavori entro la fine della consiliatura, quindi nel 2026, tenendo conto di una prima fase, che terminerà per il Giubileo e già renderà la villa più accessibile e fruibile. Sarà una villa per godersi il verde ma avrà, come altri parchi di Roma, anche una parte storico artistica”, ha concluso Gualtieri. Secondo l’assessora all’Ambiente di Roma, Sabrina Alfonsi, “è una villa amatissima anche dai residenti del centro storico, oltre che dai turisti, che hanno sempre pensato che fosse uno spreco lasciarla così. Non sono molti gli spazi verdi nell’area archeologica e questo è un gioiello, un po’ nascosto, che abbiamo deciso di recuperare e rendere maggiormente accessibile”.