Calcio, Roma-Feyenoord, la partita della paura

Arriva il Feyernoord a Roma e la tensione sale. La memoria dei vandalismi olandesi del 2015 è ancora viva. Troppo tardi per pensare a bloccarli ma c'è il tempo per organizzare una vera e severa task force a salvataggio della Capitale

Disgraziato quello sport che si regge sulla violenza, la rabbia, la devastazione e il sangue.

Parliamo delle ultime aggressioni del calcio giocato. La più vicina in ordine di tempo è quella tra Napoli e Eintracht Francoforte che ha messo a ferro e fuoco la città partenopea, senza una ragione ben precisa ma con la sola idea di portare disordine e distruzione.

Sempre più spesso al seguito delle squadre in trasferta si accodano veri teppisti e raccogliticci teppistelli che partono senza biglietto e con in mente un disegno preciso che sarà fonte di guerriglia urbana. Azioni premeditate che meritano pene ben più severe di quelle che oggi si applicano nel mondo. Un popolo senza biglietto e nessun interesse per la partita ma carico di una rabbia e a volte di un razzismo che possono nascere solo dall’ignoranza e dalla degenerazione. E’ quindi più che giustificato il timore che va montando per l’incontro Roma-Feyenoord.

Nel febbraio del 2015 nel medesimo “scontro” ci fu un vero assalto alla Capitale con danni immensi quantificabili 5,2 milioni di euro e che coinvolsero anche i monumenti storici come la Barcaccia, ridotta ad una pattumiera devastata e scheggiata in alcuni punti. Ora gli olandesi si fanno precedere da un tam tam di violenza minacciando Roma al grido di «Devasteremo di nuovo la Barcaccia». Naturalmente i giallo/rossi, tanto per ricalcare un film già visto centinaia di volte non staranno certo a guardare.

Troppa delinquenza nel calcio? Sicuramente si. Guardare per credere: nel derby di ieri, lanci di petardi, agenti feriti, schieramenti antisommossa e cavalleria per evitare contatti tra opposte tifoserie. Ma quanto costa alla Città un partita di questo tipo? Quanto paghiamo, noi gente per bene e ormai schifata dall’andazzo calcistico?

Troppo finto tifo, troppi fancazzisti intorno e dentro gli stadi, troppa permissività degli organi di supervisione e troppo ridicole e ritardatarie le pene. Assurde condanne fino a 4 anni per i peggiori tifosi del Feyenoord e nessuna sanzione per la Roma che come squadra di casa avrebbe dovuto organizzare un ben più drastico servizio d’ordine.

Qui in Città già si trema: tremano commercianti e ristoratori che vedono in questa calata a valle un grande ostacolo all’inizio del vero boom turistico, tremano i cittadini che non potranno andare in centro per molte ore, trema l’AMA cui toccherà il lavoro di risanare strade e piazze.

Il sindaco Gualtieri perde tempo a telefonare di qui e di là per organizzare azioni di contenimento e vagheggia l’ipotesi del divieto di trasferta per i tifosi del Feyenoord. Sogni e mai realtà.

Il calcio sta diventando un pericolo e tante partite un rischio, nessun altro sport è diventato tanto violento quanto questo.

La decisione non la dobbiamo trovare noi (anche se una soluzione drastica ci passa per la testa), ma fa ridere/piangere l’idea che dei milionari in mutande corrano come matti dietro a una palla e che centinaia di poveretti lo trovino tanto importante da trasformarsi in delinquenti.

 

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