Roma, arrivano i nuovi bus ma senza preferenziali: rivoluzione a metà?

Il paradosso della Capitale interpretato da Odissea Quotidiana. Perché è così importante far si che i romani lascino il più possibile le macchine a casa

Una rivoluzione incompleta. È questa la formula che si può usare per definire l’arrivo (importantissimo) dei nuovi bus a servizio del tpl capitolino, ma senza il supporto di nuove corsie preferenziali. Come racconta il collettivo di blogger di Odissea Quotidiana, il rinnovo della flotta di Atac – che passerà dai tragici 18-20 anni di media del 2018 ai 5 anni odierni – in sé è una buona notizia. Ma per esserlo davvero, Roma avrebbe bisogno di una progettazione diffusa e sistematica di nuove corsie preferenziali in grado di rendere fluida e agevole la circolazione per chi decida di affidarsi al trasporto pubblico. Viceversa, rendendo sconveniente il ricorso alla mobilità privata.

“In questo contesto di rinnovo generale, la produzione della rete di superficie non è cresciuta, anzi, è leggermente diminuita rispetto al 2022, anno nel quale i bonus per la percorrenza covid e i subaffidamenti hanno raggiunto l’apice. Inoltre, sebbene in crescita, la qualità percepita del nostro trasporto pubblico resta più o meno sulla soglia della sufficienza, senza particolari pregi rilevati. Ma come mai questi investimenti milionari si stanno rilevando insufficienti? – si chiede OQ – Al di là dei chilometri programmati e della percezione dei cittadini, che in parte dipende dalla narrazione del trasporto pubblico, il tema principale è legato proprio alla qualità del servizio che oggettivamente non è cresciuta. Sebbene la presenza di mezzi nuovi migliori in parte i coefficienti di qualità, dall’altra parte questa dipende sostanzialmente dalla velocità con la quale il trasporto pubblico riesce a portarci da un punto A ad un punto B”.

Poi arriva la stoccata all’attuale numero uno dell’assessorato capitolino alla mobilità.

“Su questo aspetto l’assessore Eugenio Patané non sta affatto intervenendo – concludono – È da agosto del 2023 che, infatti, non si apre un metro di corsia preferenziale a Roma: l’ultima inaugurazione in tal senso è stata la corsia di via Portuense, ereditata dalla precedente amministrazione Raggi e costruita in maniera discontinua per cercare di disturbare il traffico privato il meno possibile”.

 

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