Giubileo 2025, il punto. La storia di Nino e il suo incontro col Papa

A Roma un esercito di anziani non autosufficienti. Per l’Anno Santo il Campidoglio punta ad aprire una nuova casa famiglia

Giubileo. Ubaldo in aula Giulio Cesare, anziani
Giubileo. Ubaldo in aula Giulio Cesare

Sono almeno 300 mila gli anziani non autosufficienti a Roma, ed entro il 2030 questo numero potrebbe raddoppiare. E bisogna aggiungere che la metà di questi non  ha un reddito che arriva a 11 mila euro lordi. Di questa schiera fa parte anche Ubaldo, un anziano quasi ottantenne ospite di Casa Nino, una delle case alloggio di Roma Capitale, che ieri ha dato il benvenuto a Papa Francesco per la sua visita in Campidoglio. E per il Giubileo del 2025 vuole dare un impulso all’assistenza degli anziani nella Capitale.

Casa Nino, una speranza per gli anziani 

 “Casa Nino – ha scritto Ubaldo in una lettera che ha consegnato oggi al Papa – mi ha regalato la speranza di condividere un percorso con altri ospiti per sentirmi meno solo o isolato. La mia più grande speranza è che ora altre persone in difficoltà possano trovare un luogo come Casa Nino in cui potere vivere serenamente, supportati e aiutati quotidianamente. Il 27 luglio – conclude l’anziano – si terrà una festa per celebrare il secondo anniversario dell’apertura di Casa Nino. Ci piacerebbe infinitamente averLa accanto a noi e farle conoscere la mia nuova famiglia”.

Per il Giubileo Casa Speranza 

Uno dei progetti sociali ‘donati’ ieri dal Campidoglio al Santo Padre è “Casa Speranza”, una nuova abitazione che sarà aperta in concomitanza con l’apertura dell’anno giubilare. Il nuovo cohousing sarà abitato da sei persone ed è un appartamento in via Odoardo Beccari nel quartiere Ostiense sottratto alla criminalità organizzata e completamente ristrutturato per le esigenze degli ospiti. “L’apertura di ‘Casa Speranza’ – spiega l’assessora alle Politiche Sociali Barbara Funari – rappresenta un segno tangibile per trasformare in azione concrete il messaggio di Speranza di cui sarà testimone la nostra città attraverso il Giubileo del 2025”.

Che fine ha fatto il ddl anziani?

Il ddl anziani ha l’obiettivo di far rimanere gli anziani a casa loro, ma ad oggi mancano i decreti attuativi, e i fondi. Nel provvedimento ci sono 22 rimandi ad altri decreti, e dunque ad oggi il provvedimento è in sostanza fermo. Varie associazioni, tra cui Auser e Sant’Egidio, hanno messo a disposizioni una serie di azioni, tra cui il programma W gli anziani della Comunità che dal 2004 ha assistito almeno 2.400 anziani 

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