Niente orecchini per gli uomini, no la taglio eccentrico per le donne: le regole per il look de vigili di Roma in vista del Giubileo

Il documento interno è stato diffuso dal consigliere Antonio De Santis (Lista Raggi) che esprime la sua "solidarietà a tutti gli agenti del corpo"

Niente orecchini e piercing per gli uomini. No al taglio di capelli eccentrico per le donne. Sono alcune delle regole in vista del Giubileo che i vigili urbani capitolini sono chiamati a rispettare rigorosamente. Il documento interno che contiene le prescrizioni sul look è stato diffuso dal consigliere Antonio De Santis (Lista Raggi).

Le indicazioni, scrive De Santis in un post su Facebook, “sono suddivise per genere, e già questa è una scelta discutibile. Gli uomini dovranno avere ‘capelli puliti, e se tinti, di colore naturale. Taglio di lunghezza moderata che deve seguire la naturale attaccatura del cuoio capelluto evitando qualsiasi forma di eccentricità; le basette devono essere conformi in lunghezza e spessore, con forma regolare; barba e baffi devono essere ben curati, di lunghezza non eccessiva e se tinti, di colore naturale, la parte del viso non interessata da barba e baffi deve comunque essere ben rasata’. Mentre i capelli delle donne, riporta il consigliere capitolino, “non devono contenere eccessiva quantità di lacca, di gelatina o di brillantina. Il taglio non deve essere eccentrico. La lunghezza dev’essere moderata e, in particolare, posteriormente è preferibile non superare il limite delle spalle e qualora ciò accada, i capelli dovranno essere legati e raccolti. Anteriormente la fronte deve essere scoperta, in particolare, anche nel rispetto della proporzionalità con la lunghezza, il volume dei capelli deve essere sempre contenuto. È concesso l’utilizzo sui capelli di accessori di dimensioni ridotte, di colore nero o blu ma al solo scopo di raccoglierli. Il cosmetico non deve essere eccessivo, troppo marcato o di colore acceso”.

De Santis conclude il post scrivendo: “Esprimo comunque la mia solidarietà a tutti gli agenti del corpo”.  Pronta la replica del Comando generale della polizia locale di Roma Capitale, riportata da Il Messaggero: la circolare, spiegano, “riprende un precedente provvedimento del 2012 riproposto e aggiornato anche alla luce delle nuove assunzioni”. E precisano che “non c’è nessuna volontà di discriminazione di alcun tipo, di genere o sessista: è solo ribadire quanto previsto già dal regolamento con riferimento ai comportamenti consoni al decoro dell’uniforme e alla funzione che gli agenti svolgono. L’uniforme è già uguale per tutti, non esiste una divisa maschile e una femminile”.

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