Periferie Roma/ Ai Colli Albani l’ex bar ‘Casina Appia’ è un ricovero per senza tetto

infestato da topi e rifiuti, nel quartiere Tuscolano

L'ex bar a largo dei Colli Albani a Roma immerso nel degrado.

Un passeggino, una valigia e lo scheletro di una poltrona. Sono alcuni degli oggetti che emergono dalla montagna di rifiuti all’interno di quella che un tempo era la veranda del bar Casina Appia, nel quartiere Tuscolano a Roma. All’esterno della facciata della struttura, annerita e fatiscente a causa di un incendio scoppiato quattro anni fa, però ci sono scarti di ogni tipo: principalmente bottiglie di birra, sacchetti di plastica, confezioni di vino in tetrapack e vetri rotti. Dall’ex bar alla fermata dell’autobus di largo Colli Albani, poco distante, un percorso di immondizie delinea il tracciato. E a pochi passi dalla fermata della metropolitana Colli Albani, punto di passaggio per residenti e lavoratori della zona, tra negozi e supermercati, c’è anche la via di accesso ad alcuni siti archeologici di pregio della Capitale. Secondo chi abita o lavora nel quartiere, l’ex bar versa in condizioni di totale abbandono e degrado da anni, e nel tempo è diventato rifugio per persone senza tetto che trovano riparo nella struttura tra degrado e topi che la infestano.

“Abito qui da sessant’anni e questo era il posto più bello di via Appia, ora è uno schifo, non se ne può più”, lamenta una residente di circa 70 anni. “Fino a dieci anni fa – spiega – era bello e curato, ed era l’unico posto dove ci si poteva sedere comodi a prendere un aperitivo, com’è possibile che su via Appia ci sia una cosa del genere? È diventato uno scarico di immondizia, di bottiglie di birra, ci si accampano i senza tetto e la sera non ci si può passare”. In alcuni casi, inoltre, c’è anche il timore a passare vicino alla costruzione abbandonata quando cala il sole. “Quando esco dalla palestra intorno alle 20 preferisco passare dall’altro lato della strada, perché qui la sera è buio e degradato”, sottolinea Valeria, che abita nella zona.

“Abbiamo fatto un sacco di reclami, durante le elezioni vengono tutti a dire che sistemano, ma poi non cambia mai nulla”, sostiene Mariangela, una residente nella zona. “Se uno si affaccia dal balcone – aggiunge – vede persone mezze nude che si lavano e fanno i loro bisogni. Ci stanno pure i topi. Io ogni tanto pulivo ma mi sono stufata”. Una donna di 87 anni passa e intercetta la lamentela. “Non capisco perché non lo danno in gestione a qualcuno, se avessi i soldi lo rileverei io, perché è un peccato”, dice. “Da quello che mi raccontano i miei pazienti è una situazione disastrosa da anni, eppure questo è un bel quartiere”, riferisce un fisioterapista della zona.

“Siamo qui dal 2017 e pure in negozio abbiamo trovato dei topi, attirati dai rifiuti, non erano topolini di campagna”, ironizza Angela, impiegata in un centro Amplifon della zona. “È una vergogna che una città come Roma abbia questa situazione, in una zona urbanizzata e centrale, anche perché la metropolitana di Colli Albani è anche la fermata per andare a siti archeologici importanti. Non c’è rispetto per i residenti ma neanche per i turisti che ci vengono a trovare”, conclude Angela.

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