15 municipi: nel 2016 tanto giallo e poco rosso
Quando Roma tornerà al voto in autunno non si eleggeranno solo sindaco e consiglio comunale, ma anche presidenti e consigli dei quindici Municipi nei quali è suddivisa la Capitale. Attualmente la mappa colorata della città ci dice che il colore predominante è il giallo del M5S, che governa undici Municipi, mentre il rosso del centrosinistra ne amministra solo quattro. Ma nel 2016, quando i romani andarono alle urne per le amministrative, i pentastellati potevano vantare la vittoria in 12 dei 14 Municipi dove si votò (Il X fu chiamato alla consultazione un anno dopo, nel 2017, perché all’epoca era commissariato, e divenne anch’esso a guida grillina). Una vittoria schiacciante, che lasciò al centrosinistra solo il centro cittadino, ovvero i Municipi I e II.
A somiglianza di quanto avvenuto a livello di Campidoglio, i cinquestelle seppero raccogliere la protesta dei tantissimi cittadini romani stanchi dei giochi di palazzo e degli scandali, veri e presunti, che avvolgevano Palazzo Senatorio. Una protesta che, come quella che anni prima aveva portato alla carica di sindaco Gianni Alemanno, di Alleanza Nazionale, interessò in particolare la sterminata periferia romana, non solo oggi alle prese con tantissimi problemi che, ancora ai giorni nostri, risultano irrisolti. Parliamo di criminalità, viabilità, trasporti pubblici e ambiente degradato che rendono molto difficile la vita in questi quartieri.
Nel corso di questi anni, però, il capitale di fiducia e speranza che i romani avevano riversato sulle liste municipali pentastellate è stato in parte dilapitato.
La crisi dei cinquestelle nella Capitale
Le diverse anime che compongono il variegato mondo grillino si sono spesso affrontate e dilaniate e questo ha portato spesso a situazioni di immobilismo, se non di crisi, nelle strutture amministrative locali. In qualche caso questa situazione ha provocato lo scioglimento del consiglio municipale o al suo commissariamento.
Nel 2018, ad esempio, i cittadini dei Municipi III (Montesacro) e VIII (Garbatella), a guida pentastellata, sono tornati alle urne nuovamente per eleggere presidenti e consigli dopo lo scioglimento delle loro assemblee. E con il nuovo voto hanno cambiato colore, dal giallo al rosso. E la debacle dei cinquestelle è stata attestata anche dall’essere sopravanzati dal centrodestra.
Cosa succederà quest’anno con i romani alle urne? E’ presto per dirlo perché per ciò che concerne candidature ed alleanze (a sinistra si sta lavorando per un’intesa con il M5S) siamo ancora in alto mare. Inoltre, l’esito della consultazione nei Municipi potrà dipendere anche dalle situazioni locali e del peso politico dei candidati presidenti. Staremo a vedere.
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