Banche: si aggrava desertificazione, nel Lazio 50 filiali in meno nel 2023

L'allarme dei sindacati: Ad oggi registriamo che quasi la metà dei comuni del Lazio è priva di uno sportello bancario con gravi disagi per le famiglie e le imprese che vivono in quei territori"

(immagine di repertorio)

Si chiama desertificazione bancaria, il fenomeno che già da qualche anno sta colpendo i Comuni del Lazio e che nel 2023, secondo le prime stime, ha causato una ulteriore perdita di 50 filiali. “Ad oggi registriamo che quasi la metà dei comuni del Lazio è priva di uno sportello bancario con gravi disagi per le famiglie e le imprese che vivono in quei territori”. Lo dichiarano, in una nota, Natale Di Cola, Enrico Coppotelli e Alberto Civica, rispettivamente segretari generali di Cgil Roma e Lazio, Cisl Lazio e Uil Lazio. “L’assenza di uno sportello bancario aumenta le difficoltà di sviluppo e crescita economica dei territori poiché li priva di un sostegno finanziario diretto ed immediato, oltre a creare ulteriori difficoltà ai cittadini più anziani, un segmento importante della popolazione laziale – continua la nota dei sindacati -. Per affrontare questo grave fenomeno, abbiamo presentato una richiesta di incontro unitaria alla Vicepresidente della Regione Lazio Roberta Angelilli, insieme alle categorie, Fisac Cgil Lazio, First Cisl Lazio e Uilca Roma e Lazio”.

“Siamo molto preoccupati per quanto sta avvenendo, perché non è solo il segnale di una crescente disaffezione delle Banche ai nostri territori, ma è anche un ulteriore sostegno alla nostra economia locale che viene a mancare – sottolineano Natale Di Cola, Enrico Coppotelli e Alberto Civica, rispettivamente segretari generali di Cgil Roma e Lazio, Cisl Lazio e Uil Lazio -. La richiesta di incontro nasce quindi da questa esigenza: promuovere un sistema economico e sociale più equo e adeguato alle esigenze dei singoli individui e delle piccole imprese di territorio. Per analizzare le dimensioni dello sviluppo, pensiamo sia necessario anche costituire un Osservatorio sul sistema creditizio regionale, consapevoli che proprio la capillarità del sistema creditizio è un elemento strategico e imprescindibile per il successo di ogni progetto destinato alla crescita, allo sviluppo del territorio e al benessere della cittadinanza”, concludono i sindacalisti.

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