Fabio Ciconte eletto primo presidente del Consiglio del cibo di Roma

L'assessora Alfonsi: con questa elezione si apre nuova fase

Fabio Ciconte è stato eletto primo presidente del Consiglio del cibo del Comune di Roma. Con 61 voti favorevoli, 33 schede bianche, 4 nulle e 2 voti andati all’altra candidata, Sara Virgilio, per un totale di 100 voti espressi, il presidente dell’associazione Terra si aggiudica la guida dell’organo istituzionale permanente istituito nell’aprile del 2023 e che raggruppa oltre 150 realtà della società civile, del mondo della produzione, distribuzione, ristorazione e della ricerca. Il consiglio collaborerà alla redazione del Piano del cibo di Roma Capitale con proprie proposte e osservazioni sul testo redatto da Roma Capitale e con il supporto dell’Ufficio tecnico per l’attuazione della Politica del Cibo di Roma Capitale.

La giornata di oggi “chiude un ciclo, che inizia con il comitato promotore e che arriva all’istituzione del Consiglio, e ne apre un altro, in cui si delineano delle politiche del cibo”. Lo ha detto l’assessora all’Ambiente e al ciclo dei rifiuti, Sabrina Alfonsi, nel corso dell’elezione del presidente del Consiglio del Cibo, in Aula Giulio Cesare del Campidoglio a Roma. “Le politiche del cibo – ha spiegato – non sono settoriali, parlare di cibo per una città è combattere le disuguaglianze e garantire a tutti un cibo di qualità che sia in sintonia con noi stessi, con le altre forme di vita, con i territori e con la sostenibilità. Ed è quello di cui questa assise si dovrà prendere carico. Siamo tante realtà per la fase di costituzione del Consiglio, ma siamo pochi rispetto alla grande metropoli che dovrà disegnare le politiche del cibo di questa città città. Sulle rappresentanze presenti oggi bisognerà andare avanti”.

“La distribuzione delle eccedenze prodotte nella nostra area metropolitana e nella grande distribuzione deve essere messa a sistema per dare anche per arrivare alla grande filiera di quello che noi non vogliamo diventi rifiuto. Bisogna lavorare affinché tutto quello che sia stato prodotto non venga sprecato. Dobbiamo fare in modo anche che la produzione sia sostenibile e che rispecchi la necessità di quella produzione. A questo tavolo ci dobbiamo stare tutti con determinazione. Oggi si comincia a delineare delle politiche. La giornata di oggi chiude un ciclo, che inizia con il comitato promotore e che arriva all’istituzione del Consiglio, e ne apre un altro, in cui si delineano delle politiche. È fondamentale che il consiglio del cibo abbia un presidente e che affini il proprio regolamento, che sia rappresentativo anche della città metropolitana. Dobbiamo inoltre trovare le risorse economiche. Questa amministrazione darà un segno tangibile nel momento in cui avremo nel bilancio del prossimo anno un investimento nelle politiche del cibo. Occorre infine una sede, un luogo dove le persone sanno che c’è un consiglio del cibo”, ha concluso Alfonsi.

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