La ferrovia Roma-Viterbo tra le peggiori d’Italia. I pendolari: impossibile migliorarla per il Giubileo 2025

Il comitato pendolari della Roma-Civita Castellana-Viterbo a Radiocolonna: responsabilità dei gestori presenti e passati

Prosegue il viaggio di Radiocolonna attraverso le linee ferroviarie laziali citate dal rapporto Pendolaria di Legambiante come le peggiori d’Italia. Dopo la Roma-Lido, stavolta è il turno della Roma-Civita Castellana-Viterbo, importante collegamento tra la Capitale e la Tuscia da anni al centro di problemi di ogni genere.

“Lunghe ed estenuanti le attese in banchina e il sovraffollamento sui pochi treni a disposizione. Il Comitato Pendolari Ferrovia Roma Nord ha evidenziato come nel 2023 siano state oltre 7mila le corse soppresse, ma i problemi riguardano anche le biglietterie, chiuse in molte stazioni o solo parzialmente a disposizione degli utenti, le barriere architettoniche e il divieto di portare a bordo le biciclette” è il commento del dossier di Legambiente.

Radiocolonna ha sentito il combattivo Comitato pendolari ferrovia Roma Nord, capitanato da Fabrizio Bonanni, che da anni combatte su ogni fronte – mediatico, politico, legale – per ridare lustro ad una linea storica che pare finita in un baratro senza fondo.

“Come comitato pendolari, vedere la Roma-Civita Castellana-Viterbo tra le peggiori ferrovie italiane non è affatto una sorpresa. Gli investimenti mancati sulla nostra linea e sulla Roma-Lido hanno portato ad un disastro ferroviario di dimensioni immani. Dal rapporto Pendolaria emerge che tra il 2019 e il 2022 c’è stato un -40% di pendolari sui treni regionali, un dato che dovrebbe far gridare allo scandalo, determinare dimissioni ad ogni livello che nella nostra regione tuttavia non vanno molto di moda – racconta Bonanni a Radiocolonna – Sulla nostra linea, il primo nuovo treno dovrebbe arrivare tra un anno, per gli altri bisognerà aspettare presumibilmente 3-4 anni e ancora non si sa se i lavori inizieranno o meno a fine anno. Pendolaria, quindi, fotografa bene l’incertezza e il disagio che si vive sulle ex-concesse, con importanti responsabilità sia del proprietario, la Regione Lazio, sia dei gestori passati e presenti”.

Il lavoro del comitato non si è mai fermato e procede con il vento in poppa.

“Ieri siamo andati in Regione Lazio a consegnare all’assessore Fabrizio Ghera la petizione con le 5000 firme raccolte negli ultimi mesi – conclude Bonanni – un messaggio importante che dimostra come la cittadinanza tenga alla sopravvivenza della linea. Forse qualche miglioramento si potrà vedere al prossimo Giubileo, per quello del 2025 è troppo tardi”.

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