Nuova Fascia Verde, il ricorso al Tar dei tassisti romani contro la Ztl risale al 2022

Contrari alla delibera che metterebbe al bando decine di migliaia di auto nella Capitale

In un’impresa è riuscita finora – suo malgrado – l’amministrazione dem guidata da Roberto Gualtieri. Ovvero coalizzare la maggior parte dei cittadini romani, dei pendolari e delle categorie di lavoratori che operano nella Capitale contro il provvedimento della nuova Ztl Fascia Verde. Si tratta, come già raccontato da Radiocolonna, di una decisione che metterebbe al bando tantissime auto, soprattutto i diesel Euro4, formalmente dal 1 novembre 2023 bandite dalle 7,30 alle 20,30. La decisione di Gualtieri ha ricalcato quelle di Virginia Raggi del 2017 e del 2019, ma a livello mediatico è passato il messaggio che quella in atto sarebbe una crociata del primo cittadino della Capitale contro i veicoli più inquinanti. Repubblica racconta che si sarebbero uniti al fronte anti-Campidoglio anche chi, più di altri, vive con la propria automobile tra le affollate strade romane. Sono i tassisti, che attraverso l’Associazione tutela legale taxi ha presentato un ricorso al Tar del Lazio per chiedere proroghe per il servizio pubblico non di linea.

“Associazione tutela legale taxi e diversi tassisti romani hanno presentato a Dicembre scorso un ricorso al Tar contro la delibera comunale che prevedeva proroghe per il servizio pubblico di linea e non per quello non di linea, ovvero i Taxi, per quanto riguarda la nuove limitazioni della Ztl – spiegano – avevamo più volte fatto più volte notare questa discriminazione tra i due servizi pubblici ma l’assessore Patanè non ha sentito ragioni ed è avanti per la sua strada. Ora a luglio il Tar del Lazio deciderà nel merito se la delibera è giusta. Facciamo notare che un autobus euro 3, e sono tanti a Roma, potrà circolare mentre i 650 taxi euro 4 da novembre non potranno accedere alla Ztl penalizzando fortemente l’utenza”.

Quello che il giornale di Via Cristoforo Colombo si è dimenticato di specificare è che il ricorso dell’associazione di Alessandro Genovese risale a dicembre 2022. Un ricorso al Tar fatto oggi con una risposta (fulminea) a luglio sarebbe stato tecnicamente complesso e infatti le associazioni di categoria si sono mosse già da svariati mesi. Con l’ampio e previdente anticipo previsto dall’ATLP, invece, la decisione avverrà sicuramente prima della data fatidica del 1 novembre 2023.

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