Partite di Roma e Lazio, la proposta di una ZTL attorno all’Olimpico

La provocazione di Odissea Quotidiana: serve un ampio e articolato piano di mobilità. Il nodo del nuovo stadio della Lazio

Ogni romano sa quanto le partite di calcio della Roma e della Lazio impattino sulla viabilità della Capitale. Sia che si abiti a San Giovanni, che a Montesacro o sulla Cassia, se un match della Serie A o delle coppe europee coincide con un pomeriggio feriale, c’è la certezza che l’impatto della partita sul traffico sarà devastante. Ma le vere “vittime” di una viabilità impazzita e fuori controllo – tra macchine parcheggiate in punti improbabili, fiumane di tifosi che attraversano la strada come orde barbariche e scooter che sfrecciano contromano – sono i residenti del quadrante Flaminio. Così, un po’ seriamente, un po’ come provocazione, i blogger di Odissea Quotidiana hanno lanciato una proposta: installare, in corrispondenza delle partite, una ZTL in zona Olimpico che faccia entrare o sostare solo i residenti.

“Al di là delle manifestazioni degli ultras, più o meno sentite e rumorose, il grosso tema è la quantità di persone che il trasporto pubblico locale non riesce a gestire. Oltre gli orari ridotti della metropolitana l’unico stadio di Roma ha la grande pecca di non essere servito direttamente dai sistemi di trasporto rapido di massa. Come noto l’unico vettore prossimo, ma neanche così vicino, è quello del tram 2 che collega piazza del Popolo a piazza Mancini. Il tram fu originariamente pensato con un binario su via Flaminia, tra piazza dei Carracci e viale Pinturicchio, da utilizzare per far sostare le vetture di rinforzo dedicate agli eventi sportivi. Questo binario, utilizzato saltuariamente negli anni ’90, è stato mantenuto fino ai giorni nostri, sebbene non sia più sfruttato da Atac. Oltre al tram, le uniche altre alternative sono costituite dai bus, che però vengono puntualmente deviati dal percorso in lungotevere Maresciallo Diaz in occasione degli eventi. Nel medio periodo è previsto che nel 2035 lo stadio sia servito dalla fermata Farnesina della metro C, ma da qui ai prossimi 10 anni urge una soluzione che sia sistematica. Da questo punto di vista i vari protocolli d’intesa stipulati tra Roma Capitale, Atac e le società sportive hanno portato a risultati abbastanza rarefatti, con le navette dedicate ai tifosi attivate solo in occasione di grandi eventi – spiega OQ – Quella che è necessaria è invece una gestione regolare dei flussi per tutte le partite e gli eventi sportivi che sia sostenibile anche per la città e per i suoi cittadini. In questo contesto lanciamo la “provocazione” di una ZTL Stadio, che restringa l’accesso ai veicoli privati in occasione degli eventi sportivi. Provocazione perché la ZTL sarebbe solo una delle componenti di un più ampio e articolato piano per la mobilità permanente per gestire gli accessi all’Olimpico, all’interno del quale andrebbero inserite corse dedicate dai nodi nevralgici prossimi allo stadio, come le stazioni Flaminio, Lepanto e Ottaviano della metropolitana e con politiche tariffarie dalla sosta che favoriscano pratiche come il Kiss&Go, ad esempio con un incremento del costo delle strisce blu solo in occasione delle partite”.

Il tema e la provocazione sono attuali anche a fronte della ‘rivoluzione-stadi’ che potrebbe vedersi a Roma nel prossimo decennio. L’As Roma punta su Pietralata, mentre l’SS Lazio invece mira a riqualificare lo Stadio Flaminio, vicino all’Olimpico. Nelle scorse settimane in zona Flaminio sono apparsi dei volantini che denunciano i disagi che creerebbe una ‘rinascita’ dello stadio – oggi abbandonato – con tanto di comitato che si starebbe costituendo per battagliare con le istituzioni su questo tema.

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