Roma: a rischio i servizi sociali. Funari al governo: “Servono più fondi”

Con il rinnovo del contratto collettivo nazionale aumentano i salari degli operatori, ma Regione e Comune non hanno i fondi extra per garantire la stessa copertura

L'ssessore alle politiche sociali di Roma Barbara Funari

I Municipi di Roma lanciano l’allarme sugli operatori dei servizi sociali e chiedono l’intervento del Comune. Dopo anni di tagli al personale e diminuzione delle ore di assistenza, è in blico la tenuta di un servizio essenziale rivolto alle persone più fragili. Ne scrive oggi il dorso romano de La Repubblica.

Lo scorso marzo, spiega il quotidiano, è stato rinnovato il Contratto collettivo nazionale (Ccl) per gli operatori del settore e dal primo aprile partiranno i bandi di gara. A Roma ci sono circa 20mila operatori sociali che secondo il nuovo contratto dovranno essere pagati di più, ma mancano le coperture. In alcuni settori, il Comune ha dovuto diminuire le ore del servizio per coprire gli aumenti di salario, in altri casi la decurtazione non c’è stata, ma è chiaro che da qualche parte si dovrà tagliare per far quadre i conti. Per questa ragione la Cgil Roma e Lazio ha scritto  al sindaco Roberto Gualtieri e al governatore del Lazio Francesco Rocca per chiedere che vengano stanziati più fondi per rispettare il nuovo Ccl.

Da parte sua il Comune sostiene che è il governo che deve intervenire. “Bisogna che il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali capisca che i servizi sociali hanno un peso importante e i Comuni devono essere sostenuti, non abbandonati”, dichiara a Repubblica l’assessora Barbara Funari.

Insieme alla vicesindaca e delegata al Bilancio Silvia Scozzese, Funari sta lavorando sull’impatto che l’adeguamento contrattuale avrà sulle casse comunali. E le prospettive, in assenza di un aiuto dal governo, non sono rosee. “Nella peggiore delle situazioni possibili, cioè se non arriveranno altri fondi – spiega Funari – dovremo rivedere il budget attualmente destinato ai diversi servizi sociali: aumenteremo la voce relativa al costo della manodopera, ma diminuiremo la durata dei servizi. Ad esempio, per quanto riguarda l’assistenza domiciliare avevamo aumentato le ore arrivando a 5 ore al giorno, ma potremmo dover tornare a 2. Questo va assolutamente evitato”.

 

 

 

 

© StudioColosseo s.r.l. - studiocolosseo@pec.it
Il Sito è iscritto nel Registro della Stampa del Tribunale di Roma n.10/2014 del 13/02/2014