Roma: l’Acquario dell’Eur è ancora fermo al palo

Eur spa "opera quasi finita, noi parte lesa"

photo credit: eurspa.it

La conclusione dell’intervento che consentirebbe l’apertura dell’Acquario dell’Eur è ancora fermo al palo, a causa di un contenzioso in via di definizione tra il concessionario “Mare Nostrum” e il gestore inizialmente individuato per la realizzazione dell’acquario vero e proprio, quello naturale. Il progetto contempla tre aree: una di acquario vero e proprio, una tecnologica sempre sul tema del mare e una parte commerciale. Oggi nel corso della commissione capitolina Cultura e Lavoro, presieduta da Erica Battaglia del Pd, è intervenuto Andrea Nicoletti, responsabile Affari legali di Eur Spa a illustrare lo stato dell’arte. “Sulla parte Acquario evidenzio e sottolineo che va avanti il lavoro. È un’opera in concessione a Mare Nostrum che ha realizzato la maggior parte dell’opera. Eur spa in questa fase è nella posizione di parte lesa. Il progetto è una scatola, dove c’è acquario tradizionale, un acquario tecnologico e la parte dei commercianti – ha detto -. Il gestore dell’acquario tradizionale, coinvolto da Mare Nostrum, si è tirato indietro. E adesso Mare Nostrum sta cercando di far uscire il gestore dal contratto: se non si chiude questa fase tutto il percorso non può andare avanti”.

In merito ai tempi Nicoletti ha precisato: “Eur spa sta continuando a tenere tutti al tavolo, nella riunione di martedì scorso gli avvocati ci hanno confermato che siamo a un passo dalla firma, ma sono passate molte settimane e questa chiusura ancora non ci è stata comunicata dal concessionario. Stiamo anche immaginando ogni possibile alternativa. C’è un soggetto che sarebbe interessato a entrare nella gestione dell’acquario naturale, il piano B lo abbiamo ma se il concessionario non chiude con il gestore uscente siamo bloccati. Per questo non siamo in grado di dare tempi perché questi non dipendono da noi”, ha sottolineato. Sulle condizioni dell’opera infine ha precisato: “L’opera è per la maggior parte finita, manca l’ultimo miglio e questo è ciò che fa più rabbia: manca soltanto una parte di impiantistica, ci riferiscono i tecnici, ma c’è già tutto il resto. L’opera diventerà di Eur soltanto quando la concessione terminerà i lavori e concluderà l’opera”.

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