Trasporti: il governo dice no a 100 milioni per Roma, aumenta il costo dei biglietti per i non residenti

Bocciata la risoluzione presentate in commissione alla Camera da M5s e Pd. La beffa del Fondo nazionale trasporti: per ogni cittadino romano a disposizione meno di 90 euro, per un milanese più di 180

Aumenta a Roma il costo dei biglietti di tram e metro per i non residenti. Conseguenza diretta – spiega l’assessore capitolino alla Mobilità e ai Trasporti, Eugenio Patané, in un’intervista al quotidiano “La Repubblica” – della bocciatura da parte del governo, e in particolare del ministero dei Trasporti, delle risoluzioni presentate in commissione alla Camera da M5s e Pd, per chiedere un rialzo della quota destinata a Roma dal Fondo nazionale trasporti.

Le risoluzioni, scrive Repubblica, sono finite sul tavolo della Commissione trasporti alla Camera per essere votate e i parlamentari si sono ritrovati davanti una serie di bocciature, paragrafo per paragrafo, delle parti in cui si chiedeva un sostegno concreto alla città.

“A noi mancavano circa 100 milioni di euro – ha detto – ma li abbiamo spalmati nel contratto di servizio con Atac e oggi mancano 24 milioni di costi vivi: qualora non ci fosse un aumento della quota per Roma, un aumento del biglietto sarebbe inevitabile ma in questo caso, metteremo in atto una manovra tariffaria. Significa diminuire il costo degli abbonamenti annuali per i romani ma alzare il costo del singolo ticket che viene usato da chi prende i mezzi occasionalmente”.

La risoluzione Pd-M5s, spiega Repubblica, è stata giudicata “non accoglibile” perché “le risorse del fondo nazionale dei trasporti sono assegnate direttamente alle Regioni e pertanto eventuali destinazioni specifiche possono essere utilmente operate dalle regioni competenti”. Ma, sottolinea il quotidiano di Molinari, è il governo a mettere i soldi ogni anno sul Fondo nazionale trasporti che poi vengono ripartiti tra le varie Regioni, in base alla popolazione. E qui sta la beffa per la Capitale, perché i Comuni sopra il milione di abitanti prendono tutti la stessa somma: quindi, a Roma spettano 240 milioni di euro come a Milano, nonostante abbia molti più abitanti. Il risultato? in media per un cittadino romano ci sono a disposizione meno di 90 euro, per un milanese più di 180.

 

 

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