Il liceo Terenzio Mamiani compie 100 anni. Era il 17 maggio del 1924 quando in viale delle Milizie, nel quartiere Prati di Roma, venne inaugurato la scuola intitolata a Terenzio Mamiani della Rovere, primo ministro dell’Istruzione del Regno d’Italia.
A distanza di un secolo, l’istituto ha voluto dedicare due giorni di convegni, attività e spettacoli per festeggiare i primi cento anni: stamattina c’è stata una tavola rotonda a cui ha preso parte anche il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, stasera invece è previsto un concerto nell’atrio dell’istituto, ispirato alla temperie musicale del primo Novecento, con musiche di Maurice Ravel, Milij Alekseevič Balakirev e Ottorino Respighi. Domani, sabato 18 maggio, la scuola sarà aperta per una serie di eventi a cura degli alunni del liceo. In chiusura è previsto un concerto jazz.
“Per me è un piacere essere qui, i cento anni di un’istituzione nazionale, un fiore all’occhiello come il Mamiani, andavano festeggiati – ha affermato il sindaco Gualtieri -. È un’occasione per ricordare le pagine importanti della vostra storia e come ancora oggi costituisca un punto di riferimento per la formazione nella nostra città. Il liceo Mamiani non è solo un’eccellenza, ha saputo unire la sua qualità di liceo con l’essere un laboratorio culturale, civile e in alcune stagioni anche politico, in cui gli studenti sono sempre stati protagonisti a fianco dei docenti. Ha prodotto cultura. Ricordiamo le grandi personalità che hanno frequentato il liceo come Altiero Spinelli, di cui ho visto la pagella. Ma la scuola ha prodotto e generato anche una dimensione culturale, civile e democratica nel Paese significativa. Questo si può dire di pochi istituti del Paese, ed è un tratto distintivo del Mamiani. Nei momenti di passaggio gli studenti diventano docenti, insegnano il coraggio e la determinazione come ai tempi della Resistenza che ha riscattato il Paese. Il Mamiani ha sempre avuto la caratteristica di avere tante dimensioni. Ho scoperto la vastità del patrimonio relativo alla scienza, agli strumenti e ai laboratori scientifici. Noi stiamo realizzando il museo della scienza, la vostra collezione dovrà sicuramente essere inserita”, ha concluso.
