Bando taxi a Roma, Bittarelli a Radiocolonna: aspetti positivi e negativi del parere dell’ART

Dalla tariffa minima al numero di auto bianche che l’Autorità di regolazione dei trasporti suggerisce al Campidoglio

Luglio si avvicina. È il mese in cui dovrebbe arrivare l’attesissimo bando per le nuove licenze taxi di Roma Capitale. Un’attesa scandita da polemiche, prese di posizione istituzionali e non, scontro da rappresentanti taxi ed NCC, forze politiche che si espongono e altre che restano nella penombra. In questo mare magnum del trasporto pubblico non di linea capitolino, tuttavia, è emerso nei giorni scorsi un parere importante. È quello dell’ART, l’Autorità di regolazione dei trasporti voluta da Mario Monti nel 2011 che ha pubblicato il proprio parere in merito al bando che porterà al rilascio di 1000 licenze a titolo oneroso. L’ART – tra i vari punti – sostiene che sarebbe necessario immettere su Roma altre 3000 licenze, portare a 9 euro la tariffa minima e aumentare i controlli sul rispetto dei turni, sulla presa in carico delle chiamate e su un’omogenea presenza delle auto bianche nelle aree di stazionamento. Radiocolonna ha interpellato in merito Loreno Bittarelli, storico presidente del 3570 e punto di riferimento di tanti tassisti romani.

“Le 3000 licenze in più sono oggettivamente eccessive ed è un numero che nasce da un equivoco di fondo – spiega Bittarelli a Radiocolonna – l’equivoco è paragonare Roma a Milano, per esempio. Nel capoluogo lombardo una licenza taxi può lavorare in 46 comuni e in 3 province dove sono presenti il secondo e terzo aeroporto italiano per volume di passeggeri, ovvero Malpensa e Orio al Serio. Così com’è improprio il paragone tra Roma e altre città europee come Parigi”.

Il presidente del 3570, tuttavia, ammette che a Roma servano nuove licenze taxi.

“Sosteniamo da sempre che a Roma servano nuove licenze, fosse dipeso da noi avremmo rilasciato le prime 300 già lo scorso anno ma bisogna evitare di sparare numeri a caso, utili solo a creare clamore – spiega Bittarelli – ad oggi Roma è priva di infrastrutture utili al tpl non di linea e se si vogliono aumentare le licenze devono essere anche implementate preferenziali e piazzole di sosta, solo per fare qualche esempio”.

Sul tema della tariffa minima, poi, Bittarelli si mostra concorde con il principio, meno con le cifre citate dall’Autorità di regolazione dei trasporti.

“Una tariffa minima ci vuole, perché sono 13 anni che non vengono ritoccate e nel frattempo il costo della vita e del carburante sono aumentati sensibilmente – sostiene – ma 9 euro mi sembra un po’ eccessivo, 8 euro sarebbe probabilmente la cifra perfetta”.

Infine, Loreno Bittarelli dà a Radiocolonna il suo punto di vista su un altro tema sensibile e spinoso, ovvero il valore delle licenze che verranno messe a bando: se il loro costo sarà di 73mila euro e Il valore medio delle transazioni nel mercato di rivendita delle licenze taxi è circa di 129mila euro, le attuali licenze subiranno una svalutazione importante?

“Il valore delle licenze a bando mi sembra congruo ed è normale che costi meno di una licenza presa a mercato, visto che in quest’ultimo caso ci sono meno adempimenti e non c’è la necessità di attendere concorsi pubblici – conclude Bittarelli – non dimentichiamo che i soldi derivanti dalle licenze a bando serviranno per indennizzare gli attuali possessori di una licenza taxi”.

 

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