Il tema preoccupante della carenza di autisti del tpl in Europa (e a Roma)

Emergenza totale a Milano, diversa la situazione a Roma. E in Europa il 40% degli autisti ha più di 55 anni

Stipendi da scaffalista con turni da infermiere o poliziotto. Ma anche un rapporto complesso con l’utenza caratterizzato dalla costante mancanza di rispetto di quest’ultima nei confronti di chi guida un autobus a Roma. È da alcuni commenti social di autisti di Atac che si può iniziare a riflettere sul perché – oggi – l’appeal del lavoro da conducente sia molto basso. Un trend italiano ma anche europeo, come si deduce dalla stima dell’Unione internazionale del trasporto su strada (Iru). Numeri preoccupanti del presente che diventano allarmanti in proiezione futura: oggi in Italia mancano all’incirca 10mila autisti, in Germania addirittura 15mila per un totale europeo che supera i 100mila. Non sono confortanti neanche i dati che riguardano la composizione del personale: il 40% degli autisti in Europa ha più di 55 anni, solo il 3% è composto da under 25 mentre le donne impiegate nella conduzione di mezzi si attesta al 16%.

A Milano l’emergenza è nera, con l’ATM costretta ad un’assunzione massiccia di 400 effettivi del 2025, a subaffidare linee a privati e addirittura a richiamare in servizio i dimissionari post-Covid. Come il richiamo dei riservisti in un contesto bellico.

A Roma la situazione è differente ma rimane il grande tema di un lavoro che non riscuote successo tra i giovani e la cui paga – nelle grandi città – non si concilia con costi della vita diventati a tratti insostenibili.

“Questa tendenza, fortunatamente, non ha ancora colpito l’Atac di Roma grazie anche al travaso di autisti fuggiti nel corso degli anni dal consorzio privato Roma TPL, il disastroso gestore uscente della rete bus periferica che più volte è finita sull’onore delle cronache per il pagamento in ritardo degli stipendi – spiega Odissea Quotidiana – E se a Roma la vita non è divenuta mai costosa quanto quella di Milano, l’aumento dei prezzi durante il Giubileo, congiuntamente al traffico in città, potrebbe allontanare molte persone dalla prospettiva di guidare l’autobus, nonostante il bonus accordati durante gli eventi di maggior rilievo del Giubileo. Atac, ricordiamo, infatti ha già subaffidato diverse linee autobus, anche in maniera strutturale fino al 2029. Prospettive, queste, che non fanno ben sperare sulla tenuta del sistema di trasporto pubblico, il cui contratto collettivo nazionale è stato recentemente rinnovato, anche se non con gli aumenti richiesti dai sindacati. Una priorità che dovrebbe essere all’ordine del giorno del Governo”.

Il Parlamento italiano starebbe lavorando ad una modifica legislativa per abbassare i limiti anagrafici per accedere alla professione. Allo stato attuale, per guidare i veicoli in cui è richiesta la patente D, D1, DE e D1E bisogna avere 21 anni. Un emendamento presentato in commissione trasporti alla Camera propone di abbassare il limite a 18 anni.

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