Roma-Lido, il giallo (non a lieto fine) dei treni provenienti dalla metropolitana

Dalla questione delle manutenzioni a quella delle nuove stazioni. Messina (comitato pendolari) a Radiocolonna: in settimana incontreremo il nuovo direttore di Cotral

C’erano una volta dei treni provenienti dalla metropolitana della Capitale che avrebbero dovuto dare un contributo significativo al servizio della Roma-Lido. Era il 2014 – altre ere geologiche per il mondo del tpl, altre amministrazioni alla guida di Roma e del Lazio – quando i treni MA200 facevano il loro esordio sulla ferrovia che collega Piramide con Ostia. Dei sette originari, negli ultimi anni ne erano rimasti solamente 3, provenienti dalla manutenzione e utilizzati sporadicamente come rinforzo verso i treni CAF, quelli più moderni. Da quanto racconta a Radiocolonna Maurizio Messina, presidente del Comitato pendolari Roma-Lido – tuttavia – Cotral avrebbe deciso di rinunciare definitivamente a questi treni, ritenuti poco utili e funzionali, mettendoli fuori gioco.

“Il nuovo direttore di Cotral, Enrico Dolfi, ha deciso di mettere offline i treni MA200, revisionati ma non funzionanti e utilizzati solo per qualche corsa straordinaria. Questo significa che tre treni provenienti dalla manutenzione, seppur imbellettati e tinti di blu, non saranno disponibili. Tradotto: la frequenza resterà a 20 minuti con qualche integrazione che Cotral riuscirà a garantire nelle ora di punta – spiega Messina a Radiocolonna – in settimana incontreremo Dolfi per fare il punto della situazione. Come pendolari abbiamo sempre sostenuto che la soluzione degli MA200 non avrebbe mai funzionato. Se fossero stati realmente funzionanti la Metro A se ne sarebbe privata per darli alla Roma-Lido?”

Il comitato pendolari, poi, solleva una questione interessante che riguarda la manutenzione dei treni estromessi e le nuove stazioni.

“Le manutenzioni degli MA200 erano inclusi in un bando di gara che ammontava a ben 19 milioni di euro – prosegue Messina – mi auguro che non li abbiano spesi tutti, ma lo scenario è questo. Per non parlare delle nuove stazioni di Acilia Sud e Tor di Valle: gli ascensori e le scale mobili non funzionano e questo ha implicato un +3 milioni di euro rispetto al costo originario. Questo ci fa ben capire come vengano utilizzati i soldi dei contribuenti”.

© StudioColosseo s.r.l. - studiocolosseo@pec.it
Il Sito è iscritto nel Registro della Stampa del Tribunale di Roma n.10/2014 del 13/02/2014