Polemica maratona Roma: Onorato ribatte a Russo, “no a desertificazione dei monumenti”

Per la direttrice del Parco archeologico non c'è stato un adeguato controllo del perimetro interessato dalla maratona, tanto da impedire l'accesso al Colosseo a turisti e dipendenti. Ma l'assessore difende la manifestazione a dice: "Il decoro, come la sicurezza del resto, si ottengono portando partecipazione, eventi, turisti e cittadini"

La maratona di Roma

“Ho la sensazione che la soprintendente Russo non abbia la giusta consapevolezza della vocazione globale dell’area del Colosseo”. Non lascia spazio alle interpretazioni il commento dell’assessore capitolino allo Sport e ai Grandi eventi, Alessandro Onorato, sulla polemica scoppiata dopo la maratona di domenica scorsa a Roma, la Run Rome the Marathon, che secondo la direttrice del Parco archeologico del Colosseo, Alfonsina Russo, avrebbe impedito a visitatori e turisti di accedere al Colosseo.

In un’intervista al dorso locale de La Repubblica, l’assessore commenta la pec inviata da Russo al ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, al sindaco Roberto Gualtieri, e ai Grandi eventi del Campidoglio, dove lamenta “la mancanza di un adeguato controllo del perimetro interessato dalla maratona e l’impossibilità di accesso alle entrate del Parco”. Fatto che, si legge nella lettera di Russo riportata dal Corriere della Sera, avrebbe “impedito al personale in servizio di accedere alla propria postazione di lavoro e ai turisti con biglietto già acquistato, di osservare l’obbligo di ingresso nel Colosseo negli orari prenotati”.

Alla lettera, scrive Repubblica, la direttrice allega anche la foto di alcuni runner che urinano su un muro vicino Colosseo. “Inaccettabile, una vergogna”, commenta Onorato a Repubblica, ma “un comportamento isolato di una persona non può rovinare l’immagine festosa e sana di 40mila atleti, famiglie e appassionati che hanno segnato una pagina storica del podismo italiano. Stabilendo un record assoluto: mai Roma, e nessuna altra città italiana, ha avuto così tanti partecipanti”.

Rispetto ai mancati controlli intorno all’area, l’assessore ha detto che il Comune farà tutte le verifiche  (“E in maniera molto scrupolosa”).

Ma sulle polemiche taglia corto. Dai concerti al Circo Massimo, ai topi filmati mentre si rincorrono tra i turisti in coda per entrare nel Colosseo, l’area del Parco archeologico è negli ultimi tempi al centro di conflitti tra due idee diverse di gestione e utilizzo dell’area. Su questo punto, Onorato ribadisce che serve “più dialogo e meno polemiche”, ma poco prima lancia una stoccata a Russo, dichiarando che la direttrice non ha “la giusta consapevolezza della vocazione globale dell’area del Colosseo”. Vocazione che per il Comune va nella direzione di utilizzare l’area anche per i grandi eventi. “Il Comune sta facendo un grande lavoro. Il sindaco Roberto Gualtieri e la mia collega Sabrina Alfonsi (assessora all’Ambiente, ndr) hanno implementato come mai era stato fatto la pulizia dell’area. Ma il decoro, come la sicurezza del resto, si ottengono portando partecipazione, eventi, turisti e cittadini. Non alzando steccati e desertificando i monumenti”, dichiara a Repubblica l’assessore.

 

 

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